Poche risposte dal presidente al gruppo degli scontenti

BELLUNO. Un muro di gomma. Così un gruppetto di industriali descrive il consiglio direttivo svoltosi l’altra sera nella sede di Confindustria a Belluno, un consiglio atteso con ansia da una decina di...

BELLUNO. Un muro di gomma. Così un gruppetto di industriali descrive il consiglio direttivo svoltosi l’altra sera nella sede di Confindustria a Belluno, un consiglio atteso con ansia da una decina di imprenditori, che aveva aspramente criticato la conduzione del sodalizio da parte dell’attuale presidenza.

Dopo aver espresso piuttosto dettagliatamente i loro malumori, avanzando richieste e osservazioni, era attesa una risposta da parte del presidente, ma Luca Barbini, da quel che è dato sapere, avrebbe preferito rimanere sul vago, non concedendo alcuna soddisfazione ai presenti. Il gruppo degli scontenti è stato anche invitato a “lavare i panni sporchi in casa”, invece di parlare con la stampa.

Chi pensava di poter avere un confronto franco e schietto con la giunta di Confindustria, quindi, è rimasto molto deluso, tanto che il clima di tensione all’interno dell’associazione è rimasto tale e quale quello dei giorni precedenti. Anzi, si è ancor più deteriorato, visto che non c’è stata possibilità di avere un chiarimento. Molti non accettano il comportamento della giunta, giudicato poco rispettoso verso la dignità delle persone.

Malgrado la manifestazione in corso all’esterno di palazzo Doglioni Dalmas nelle stesse ore in cui era convocato il consiglio direttivo, nessun commento è stato fatto tra gli industriali, che hanno continuato la loro discussione, attendendo poi che i manifestanti se ne andassero.

Ora si attendono le eventuali mosse annunciate dal gruppetto degli scontenti; si parla anche di un’uscita dall’associazione da parte di una decina di loro. Al consiglio si è parlato anche del futuro dell’ex direttore, attualmente in ferie. Per lui ci sarebbero pronti nuovi incarichi. (p.d.a.)

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi