Pochi centimetri ma disagi sulle strade
BELLUNO. Dopo averla tanto desiderata, finalmente ieri ha fatto la sua comparsa la neve. E sono cominciati subito i disagi per chi si è trovato a muoversi, a piedi o in macchina, in tutta la provincia. I candidi fiocchi hanno iniziato a scendere in mattinata ricoprendo praticamente quasi tutto il territorio bellunese. Il freddo arrivato in contemporanea con la neve ha provocato però quasi subito la formazione di ghiaccio e nel corso del pomeriggio sono stati numerosi gli incidenti stradali, con auto finite fuori strada o scontri frontali veri e propri. Se ne sono registrati a San Vito, Valle di Cadore, Cortina e in serata sul Boscon con un ferito molto grave e una corriera coinvolta. La statale è stata anche chiusa per un certo tempo, poi riaperta a senso unico e quindi liberata del tutto. E in serata sono cominciate ad arrivare le proteste dei cittadini per lo stato delle stade e dei marciapiedi.
A Belluno. Un paio di centimetri di neve, non di più, a Belluno e dintorni. «Già da venerdì i mezzi spargisale sono entrati in funzione, proprio in previsione dell’arrivo della neve», spiega l’assessore Luca Salti. Anche ieri mattina c’è stato un ulteriore intervento nei punti più critici come le discese con curve tipo quella di San Biagio e quella di Castion. «Per far partire gli spazzaneve si deve attendere che la coltre raggiunga i 5 centimetri», spiega ancora l’assessore. Nel frattempo i centimetri di neve si sono compattati e ghiacciati e stare anche solo in piedi si è dimostrato subito difficile.
Per il piano neve nel comune di Belluno operano 25 ditte private di cui 23 per spazzamento (costo 370 mila euro) e due spargisale (per 140 mila). «Speriamo di poter tornare a utilizzare la reperibilità per neve dei nostri dipendenti che è bloccata dal 2011 dalla Corte dei Conti», precisa Salti che prosegue: «A mio avviso in paesi di montagna è molto utile mandare alcune persone, soprattutto al mattino, a verificare lo stato di alcuni tratti del territorio per poi inviare gli spazzaneve dove c’è bisogno. Speriamo di risolvere la questione al più presto».
Nel resto della provincia. Neve a Cortina, nel Comelico, Zoldano e anche in Alpago. A Cortina il sindaco Franceschi qualche giorno fa aveva indetto una riunione per coordinare gli interventi da attuare. Neve anche nel Feltrino.
Le strade. Le strade bellunesi restano tutte percorribili ma solo con gomme da neve montate o con catene a bordo, anche se nei passi dolomitici, come precisano dalla polizia stradale, le gomme da neve sono obbligatorie. La comparsa della neve, come detto, ha creato molti disagi agli automobilisti: rallentamenti sia in salita che in discesa da Cortina sono stati registrati ieri pomeriggio quando il traffico era intenso. Qualche incidente non è mancato, per lo più tamponamenti o uscite di strada autonome per l’asfalto reso scivoloso dal nevischio. Veneto Strade ha impegnato 60 mezzi sulle strade bellunesi, con cento uomini. Oltre a quelli dell’Anas. Ma questo non è stato sufficiente e muoversi ieri pomeriggio era davvero difficile e sconsigliato.
Vademecum per cittadini e automobilisti. Raccomandazioni arrivano dalle forze di polizia e dagli stessi amministratori locali: guidare con prudenza e con vetture attrezzate, e non parcheggiare a lato della carreggiata per facilitare lo sgombero della neve. E inoltre guidare tenendo la distanza di sicurezza anche di quattro volte rispetto al solito e prestare attenzione in prossimità di incroci e rotonde.
Le temperature. Ieri mattina i bellunesi si sono risvegliati con un freddo quasi polare. Per quanto riguarda le temperature minime si andava dai 2.1 sotto zero di San Martino d’Alpago ai -9.8 di Sappada, come Arabba dove la temperatura è scesa a -9.7°. Segnava -9 gradi la colonnina di mercurio anche a Santo Stefano, mentre a Cortina si sono raggiunti i -7.7 °. Nel capoluogo si sono registrati -4.8 ° centigradi, mentre a Feltre -5.1.
Paola Dall’Anese
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi