Pochi pediatri, ridotto il servizio in Cadore
PIEVE DI CADORE. Scatta l’allarme pediatri. Dopo che concorsi e avvisi sono andati deserti e in vista di alcune uscite di personale previste dal nuovo anno, l’Usl 1 ha dovuto riorganizzare il servizio, in via temporanea - come tiene a precisare - partendo proprio dall’ospedale di Pieve di Cadore. Ospedale dove già da oltre un mese il servizio del punto nascite è stato sospeso.
«Alla luce della criticità nel reperire i medici di Pediatria», dice il direttore generale, Adriano Rasi Caldogno, «dovuta alla mancata possibilità di sostituzione del personale dimissionario tramite le varie procedure prontamente attivate dall’azienda nel corso dell’anno, è necessario procedere alla riorganizzazione temporanea della continuità assistenziale della Pediatria di Pieve di Cadore». Da domani, quindi, il medico pediatra sarà presente, invece che 12 ore con reperibilità notturna, «nelle sole giornate di lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18. Lo specialista svolgerà attività ambulatoriale e di consulenza per il Pronto soccorso nell’orario indicato. Il personale infermieristico e di supporto di ambito pediatrico, svolgerà la propria opera al Pronto soccorso, salvo nell’orario di presenza del medico pediatra, in cui gli darà supporto».
L’Usl si dice fiduciosa che la conclusione entro marzo 2017 del nuovo concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato di sei pediatri possa «fruttare un congruo numero di professionisti, atto ad incrementare le fila degli specialisti aziendali». La notizia non sarà accolta proprio bene dalla cittadinanza che si è già vista privata anche del servizio del punto nascita.
E a proposito di questo, l’azienda sanitaria ribadisce che la situazione di allarme pare lentamente rientrare grazie alle recenti assunzioni di sei ginecologi. Da lunedì scorso, infatti, è nuovamente assicurata la presenza attiva di un medico ginecologo dalle 8 alle 20 sette giorni su sette. Dalla vigilia di Natale, invece, la presenza diurna verrà integrata dalla pronta disponibilità di un altro ginecologo dalle 20 alle 8 per sette giorni a settimana, «con la garanzia di svolgimento della attività ambulatoriale e di consulenza interna ospedaliera, nonché del parto non trasferibile. La presenza del personale ostetrico rimane invariata nelle 24 ore. Nella prima parte del 2017 confidiamo di innalzare ulteriormente il livello del servizio».
Paola Dall’Anese
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