Poco meno di 13 mila stranieri numeri in calo rispetto al passato

A fine 2014 la percentuale di popolazione da fuori confine era del 6,2%, minore rispetto al 2013 Fotografia del fenomeno: giovani, per lo più donne, in arrivo da Romania, Marocco e Ucraina
Di Valentina Voi

BELLUNO. Lo spopolamento del Bellunese passa anche dagli stranieri: per la prima volta il numero dei residenti arrivati da fuori confine è in calo rispetto ad un trend che li aveva visti aumentare negli ultimi anni. Mediamente più giovani della popolazione bellunese e provenienti in prevalenza da Romania, Marocco e Ucraina, alla fine del 2014 gli stranieri residenti in provincia di Belluno erano 12.956 pari al 6.2% della popolazione residente.

Numeri in calo. Nel 2013 il numero degli stranieri residenti aveva superato quota 13 mila, arrivando per la precisione a 13.326 persone (6.4% della popolazione). Il calo è stato del 2.78% rispetto al passato, indice che lo spopolamento non è un problema solo dei bellunesi. Negli ultimi cinque anni infatti la popolazione straniera non aveva smesso di crescere, passando dalle 12.179 persone del 2009 (5.8%) al superamento del muro dei 13 mila. Fino a quest’anno, quando il trend si è fermato. Bisognerà aspettare i prossimi anni per capire se siamo di fronte ad un’inversione di tendenza duratura.

Una popolazione giovane. Gli stranieri residenti nel Bellunese contribuiscono a “ringiovanire” un territorio altrimenti caratterizzato da una popolazione sempre più anziana. L’età media degli stranieri, secondo le elaborazioni del Servizio Sistemi Informativi della Provincia di Belluno che mette a disposizione i dati elaborati dall’Istat, è di 34 anni, ben 13 anni in meno rispetto alla media bellunese. Un cittadino straniero su cinque è minorenne. Le persone in età da lavoro sono quasi i tre quarti della popolazione: per la precisione 38.96% i giovani nella fascia 18-39 anni, 35.96% gli adulti 40-64 anni. Pochi gli ultrasessantacinquenni. Una popolazione in età da lavoro, quindi, e per lo più femminile: le donne sono il 57.42%, un numero in linea con la tendenza regionale e italiana, anche se tra gli stranieri la differenza è più marcata.

La provenienza. Romania, Marocco, Ucraina. Questi paesi più presenti in provincia di Belluno. I romeni sono 1.886, seguiti a poca distanza dai marocchini (1.667) e dagli ucraini (1.401). Seguono, sempre in ordine di popolosità, Albania, Cina, Macedonia, Moldavia, Kosovo, Croazia e Bosnia. Oltre il 65% della popolazione straniera arriva dal continente europeo ma gli extracomunitari sono il 76%. La provincia ospita anche quattro apolidi.

La destinazione. Basso Feltrino e Cadore. Questi i luoghi dove gli stranieri sono, in misura percentuale, più presenti. Belluno è la città con la concentrazione maggiore (2.519 persone) ma se si guarda la percentuale rispetto ai residenti il podio va ad Alano che, con 472 stranieri, ha il 16.5% di stranieri sul totale della popolazione. Numeri analoghi per Quero Vas (14.1%). Percentuali oltre il 10% anche in Cadore ed in particolar modo a Ospitale (14.2%), Lozzo (12.2%) e Perarolo (11.1%). Il numero di residenti, però, è decisamente più basso tanto che gli stranieri effettivamente residenti sono appena 42 ad Ospitale, 175 a Lozzo e 42 a Perarolo. A Farra d’Alpago gli stranieri sono 303, pari all’11.4% della popolazione. Nei piccoli Comuni le percentuali rasetano lo zero. Succede a Lorenzago di Cadore dove gli stranieri, tutte donne, sono appena quattro, cioè lo 0.7% della popolazione. Rappresentanza tutta femminile anche a Vallada Agordina, cinque donne, 1% della popolazione. Numeri piccoli in Comelico: a San Nicolò, San Pietro e Santo Stefano la somma degli stranieri è di 70 persone che incidono, rispettivamente, per l’1, 1.1 e 1.9% della popolazione.

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