Podio mancato per gli azzurri mister Castagna fa autocritica
PEDAVENA. L’Italia non è riuscita ad arrivare sul podio dei Mondiali di parapendio Monte Avena 2017, chiudendo al sesto posto nella classifica a squadre e deludendo in parte le aspettative del...
PEDAVENA. L’Italia non è riuscita ad arrivare sul podio dei Mondiali di parapendio Monte Avena 2017, chiudendo al sesto posto nella classifica a squadre e deludendo in parte le aspettative del pubblico che sognava di festeggiare almeno una medaglia d’oro in una delle tre categorie. A fare un bilancio dei mondiali è il coach della nazionale, Alberto Castagna, che ha guidato la squadra composta da Luca Donini, Biagio Alberto Vitale, Joachim Oberhauser, primo italiano nella classifica assoluta e giunto al decimo posto, Christian Biasi e Silvia Buzzi Ferraris, la quale alla fine è stata l’unica ad aver conquistato un bronzo, alle spalle della pilota australiana Kari Ellis giunta al secondo posto e dell’inarrivabile francese Seiko Fukuoka, medaglia d’oro annunciata.
«Abbiamo commesso degli errori in due manche», dice Alberto Castagna, «che ci hanno penalizzato dal punto di vista dei punti per tutta quanta la competizione. Il perché di questi errori lo abbiamo analizzato, ci abbiamo pensato e alla fine ci siamo resi conto che forse il fatto che conoscevamo troppo bene il posto che ci ha fatto volare condizionati dal “tanto funziona così”».
Il mister fa dunque autocritica in maniera pacata, consapevole che l’Italia aveva il potenziale per raggiungere una medaglia prestigiosa. «E invece la meteorologia di questi giorni – prosegue Castagna – è stata un po’ particolare, tanto che noi non ce l’aspettavamo. I piloti delle altre nazionali, non conoscendo così bene come noi il posto, hanno ragionato, a differenza nostra che siamo andati avanti per automatismi. E questo è stato uno sbaglio perché non siamo più stati in grado di ragionare né in base alle condizioni meteo né dal punto di vista mentale visto che appunto conoscevamo il posto. Di base questo è stato il grosso errore che abbiamo fatto».
Alla fine l’allenatore della nazionale aggiunge: «La fortuna che qualcuno dice è mancata arriva invece solo se te la meriti. Evidentemente non ce la siamo meritata. Il risultato di Buzzi Ferraris è stato notevole perché lei è venuta qui puntando ad un piazzamento e arrivare sul podio mondiale è sempre incredibile. Complimenti a Silvia per come ha volato. C’è stato un momento in cui era seconda e anche in quel caso un piccolo errore in una manche è stato determinante, tanto che non le ha permesso, purtroppo, di raggiungere la medaglia d’argento. Aggiungo però che alla fine il nostro mondiale è terminato comunque sul podio e questo è stato comunque un premio incredibile».
(d.d.)
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