Polizia, personale sempre ridotto all’osso
Arboit (Siulp): «Per i Mondiali a Cortina necessario un potenziamento». Dalla Ca’: «Siamo sempre meno»
BELLUNO. Le forze dell’ordine in deficit di personale. Continua l’allarme in provincia per la carenza di agenti di polizia e di vigili urbani. La speranza è che con l’arrivo dei Mondiali 2021 a Cortina un rafforzamento del personale possa arrivare, «anche perché sarebbe dura altrimenti riuscire a garantire la sicurezza durante l’evento sportivo», commenta Oscar Arboit, rappresentante del Siulp.
«Stiamo facendo di tutto per riuscire a recuperare qualche unità: con le prossime immissioni in ruolo, che a livello nazionale ammontano a circa 1.500 poliziotti, qualcuno dovrebbe arrivare anche qui. La cosa che però auspichiamo è che per i Mondiali di sci il personale sia rafforzato. Anzi, per quel momento dovrebbero essere già stati spostati da San Vito a Cortina gli alloggi per gli agenti. Un trasloco necessario non solo per evitare il pendolarismo dei colleghi, ma soprattutto per evitare problemi in caso di maltempo e caduta di frane che impedirebbero il raggiungimento di Cortina da parte dei poliziotti. Cosa che non può succedere».
Arboit lamenta, inoltre, la non adeguatezza dei mezzi soprattutto della polizia stradale. «Qualche auto è arrivata ma non è sufficiente, continuiamo ad avere mezzi datati e acciaccati».
Resta poi da risolvere il problema della chiusura, ormai imminente, del posto di polizia ferroviaria a Calalzo. «Si tratta di quattro agenti di cui almeno tre andranno presto in pensione e quindi quello che rimane dovrà essere ricollocato, come dovranno essere ricollocati anche i colleghi della polizia postale visto che il servizio chiederà», conclude Arboit.
Preoccupato anche il comandante della polizia locale di Belluno, Gustavo Dalla Ca’. A destare perplessità è il decreto sicurezza che prevede che tutta l’infortunistica stradale nei capoluoghi di provincia e nelle città metropolitane venga rilevato h 24 appunto dai vigili urbani. «Una cosa impossibile visto che questo significherebbe avere prima di tutto il personale numericamente adeguato per sostenere i quattro turni necessari per garantire una presenza sulle 24 ore in tutto il capoluogo», spiega Dalla Ca’. «E questo ad oggi è impossibile vuoi perché gli agenti totalmente attivi sono soltanto una decina vuoi perché la norma impedisce assunzioni nella pubblica amministrazione. E quindi nella realtà dei fatti come potremmo mai adempiere a quanto previsto dal decreto? Soltanto l’altro giorno eravamo fuori con il Leggitarghe ma dopo poco la pattuglia è stata chiamata sul luogo di un incidente. Come fare anche prevenzione se le persone sono poche?».
(p.d.a.)
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