Pollicino festeggia i 10 anni con la cena in ambasciata
BELLUNO. La cucina delle Dolomiti, la musica dei canti alpini e la solidarietà dei cuori bellunesi. Sono i tre elementi che, il 27 settembre, faranno da sfondo alla cena di beneficienza, organizzata nell’ambasciata italiana a Bucarest dal Comitato Pollicino. L’associazione, nata dieci anni fa, ha appena compiuto dieci anni di vita, e non c’è modo migliore per dare avvio alla festa che con un appuntamento come quello in programma tra una decina di giorni.
Sono passati tanti anni da quando Pollicino ha iniziato a seminare le sue mollichine di pane a Petrosani, e oggi l’associazione è diventata una realtà riconosciuta e rispettata per la sua attività a favore dei bambini e dei ragazzi con sindrome di Down, che trovano a Casa Pollicino un centro loro dedicato, con professionisti e strutture apposite. Quest’anno arriva un altro riconoscimento, la cena in ambasciata.
«Dobbiamo ringraziare la sensibilità dell’ambasciatore italiano a Bucarest, Mario Cospito, per questa occasione», ha spiegato la presidente del Comitato Pollicino Morena Pavei. «Negli ultimi otto mesi sono state organizzate diverse cene di beneficienza a tema enogastronomico e culturale regionale, per raccogliere fondi da destinare ad associazioni che operano in Romania. Sono sempre state coinvolte associazioni di grandi dimensioni, e che operano nella capitale. Stavolta, invece, l’ambasciatore ha scelto noi, realtà che opera a Petrosani. Non possiamo che esserne onorati».
Anche il prefetto di Belluno, Maria Laura Simonetti, ha sottolineato l’alto valore dell’iniziativa, che «dà lustro anche alla nostra provincia e dimostra il grande spirito di solidarietà, che è uno dei suoi tratti distintivi».
A Bucarest, però, Pollicino non porterà solo questa qualità dei bellunesi. Un’altra delle eccellenze del territorio è la sua cucina, ed ecco che a preparare i patti che verranno serviti la sera del 27 settembre saranno gli chef dei ristoranti che fanno parte di Alto Gusto: hanno aderito il Tivoli, Alle Codole, il Dolada, Al Borgo, la Locanda San Lorenzo e Da Aurelio. «Promuoveremo i nostri prodotti tipici, come i formaggi», ha sottolineato il portavoce, Enzo De Pra, del Dolada.
E non mancherà la musica, affidata alle voci del Coro adunata, che allieterà la cena ma anche la messa che verrà celebrata nel pomeriggio. Per l’occasione i coristi hanno anche imparato l’inno nazionale rumeno, e lo canteranno prima di cena.
Solidarietà, cucina, musica: tre eccellenze bellunesi che si faranno apprezzare anche in Romania, dove Pollicino continua la sua opera a favore dei bisognosi.
Tutto il ricavato della cena verrà devoluto al Comitato, che «sta crescendo e rimane un orgoglio per il comune di Ponte nelle Alpi, che è gemellato con Petrosani», ha detto il sindaco, Roger De Menech. «Un gemellaggio, questo, nato prima in seno al volontariato e poi diventato effettivo anche dal punto di vista istituzionale».
«Quella di Pollicino è un’attiva che riesce ad esportare la parte migliore di noi bellunesi», ha chiuso il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, ringraziando l’associazione per quello che sta riuscendo a fare nella realtà di Petrosani.
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