Poloni: «Tre milioni per il territorio Mancano progetti per l’istruzione»



La Fondazione Cariverona ha destinato 3 milioni di euro a progetti da sviluppare sul territorio bellunese. Buona la risposta ai bandi da parte degli enti no profit della provincia, ma nel campo dell’istruzione i progetti presentati sono ancora troppo pochi. «Abbiamo affiancato 39 progetti per un budget complessivo assegnato di 3 milioni ai quali si integreranno le graduatorie che si sono formate o si stanno formando riguardanti risorse messe a bando nel 2018», spiega Renzo Poloni, consigliere della fondazione. «Si è voluto premiare la qualità dei progetti presentati piuttosto che la quantità o la distribuzione all’interno dell’intero territorio della fondazione, quindi il risultato per Belluno, che rappresenta solo in piccola parte la popolazione delle cinque province in cui opera la fondazione Cariverona, è molto buono».

Presentato il bilancio 2018 della fondazione, che vanta un patrimonio netto contabile di 1,725 miliardi di euro. Al netto della riserva, l’avanzo del 2018 (20,76 milioni) andrà a integrare il monte erogativo del 2019. Sono 52 milioni circa gli euro deliberati nel 2018, compresa una parte impegnata in progetti pluriennali nazionali ai quali la fondazione partecipa assieme alle altre fondazioni e un’altra dedicata a bandi che hanno raccolto l’adesione nel 2018, ma le cui graduatorie non sono ancora state realizzate.

«Tolte queste due voci rimangono circa 30 milioni distribuiti su tutto il territorio di competenza della Fondazione Cariverona», spiega Poloni, «di questi, 3 sono destinati al territorio di Belluno. Un 10% che equivale a un risultato che non si può che considerare buono per la nostra provincia e che permetterà di sviluppare 39 progetti di varia natura presentati da enti no profit come Comuni, associazioni, azienda sanitaria e cooperative sociali».

Un buon risultato che ha visto gli enti bellunesi proporre progetti ben strutturati e concreti specialmente nel campo del sociale col bando povertà oppure nel bando cultura, ma non solo: «C’è stata una buona risposta riguardo una serie di bandi che abbiamo fatto nel 2018, in particolare per quanto concerne quelli di nuova concezione come “Valore territori”, che esce dalla tradizionale concezione dei bandi divisi per settori, come potevano essere i bandi sanità, cultura, ricerca o assistenza. Questo nuovo bando è di tipo trasversale e richiede una rete di partecipanti per portare avanti un unico progetto di valorizzazione del territorio che sia anche interdisciplinare riguardo i vari settori che la fondazione può finanziare».

Inoltre questo bando per la prima volta superava il concetto territoriale, diventando interprovinciale e coinvolgendo così soggetti di parti diverse del territorio. «Sull’intero territorio della fondazione, che comprende cinque province e 3 milioni di abitanti, 200.000 bellunesi, sono stati approvati e finanziati ben 15 progetti, due con capofila bellunesi e gli altri con capifila di altre province, dei quali due con partner bellunesi all’interno delle reti, che permetteranno quindi ai progetti di essere applicati anche in provincia di Belluno».

Ma non tutti i settori sono stati sfruttati come si sperava: «Purtroppo rileviamo delle dinamiche meno avviate in un campo come quello formativo e scolastico, nel quale il territorio stenta ancora a inviare progettualità per usufruire dei finanziamenti a disposizione. Dovremo affinare e migliorare la nostra azione per intercettare anche questi enti, ma serve anche maggior sensibilità da parte degli operatori».

Eccezione in questo settore viene dal bando “Cantiere nuova didattica”, che a Belluno ha visti coinvolti sette istituti che hanno presentato due progetti molto apprezzati e che saranno finanziati dalla fondazione Cariverona. —



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