Polveri sottili, Feltre a rischio bocciatura

L’ultima settimana ha fatto registrare quattro sforamenti, i giorni fuorilegge sono 30 su un limite di 35 nell’anno solare

FELTRE. Impennata delle polveri sottili, che in nove giorni hanno superato il limite di 50 microgrammi per metro cubo quattro volte, fermandosi proprio sulla soglia dei 50 una volta e oscillando tra i 48 e i 49 per quattro volte. L'inquinamento è in aumento nell'aria feltrina e a tre settimane e mezzo dalla fine dell'anno, il numero di sforamenti delle concentrazioni delle Pm10 è arrivato a 30 sui 35 ammessi per legge nell'arco di dodici mesi e andando avanti con questo ritmo il Comune dovrà fare presto i conti con quelle misure che scattano per la riduzione delle polveri sottili quando le soglie sono fuorilegge.

Dopo il 2014 chiuso senza oltrepassare per la prima volta in dieci anni il tetto massimo tollerato di trentacinque giornate da bollino rosso (l'area feltrina si è fermata a 25 contro le 43 nel 2013), è bastato che le temperature si siano abbassate e che il riscaldamento delle case si sia alzato per far riemergere il problema che non era risolto l'anno scorso e non è una novità adesso. Il buon 2014 è da associare più che altro al fatto che c'erano stati un autunno e un inverno tra i più caldi da tanto tempo a questa parte (significa meno emissioni dalle stufe casalinghe per il riscaldamento) con frequenti piogge. Anche quest'anno le cose sono andate bene finché non è arrivato il freddo e l'escalation che ha fatto rialzare il livello di allarme è impietosa dal 28 novembre in poi.

Preoccupa anche il confronto della qualità dell'aria con il resto della provincia, perché nell'ultimo aggiornamento dell'Arpav al 6 dicembre, a Belluno città gli sforamenti sono fermi a 8 e nell'area di Pieve d'Alpago a 3.

L'ago della centralina in via Colombo ha registrato un valore delle Pm10 di 48 microgrammi per metro cubo il 28 novembre per poi sforare il limite il 29 con 52. Lunedì 30 novembre la concentrazione di polveri sottili è riscesa a 48 prima del picco di 73 l'1 dicembre, seguito da un altro superamento a 69. Giovedì 3, venerdì 4 e domenica 6 non sono state giornate da bollino rosso, ma da arancione con 48, 50 e 49 microgrammi per metro cubo. In mezzo, sabato 5 ha visto le Pm10 schizzare a 61. La media giornaliera è di 49. Come è ormai noto sono molte le cause a far scattare l'allarme: riscaldamento, processi industriali, traffico.

Feltre poi insiste in un’area che per conformazione geografica e condizioni meteorologiche comporta una situazione atmosferica caratterizzata da valori elevati di Pm10 e anche di Benzo(a)pirene nel periodo invernale. Sul tema l'amministrazione è sensibile, ma non ci sono interventi strutturali miracolosi. La soluzione sta in tante scelte utili al miglioramento, se cumulate.

Raffaele Scottini

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