Pompanin “Bortel”: c’è un ex pilota Alitalia che si candida sindaco per fare volare Cortina

Ex bobbista, sostiene convinto i Giochi e il rifacimento della “Monti”. «Ma se perdo non farò un’opposizione becera, serve compattezza»

Alessandra Segafreddo
Roberto Pompanin “Bortel”
Roberto Pompanin “Bortel”

CORTINA. Roberto Pompanin “Bortel” si candida anche lui a sindaco di Cortina. Le prossime elezioni del 12 giugno vedranno dunque una lotta acerrima. A sfidare il sindaco uscente Gianpietro Ghedina ci sono finora già tre rivali: lo stesso Pompanin, Roberta De Zanna e il gruppo con Gianluca Lorenzi. Ma si fanno sempre più insistenti le voci che vogliono prossimo a mettersi in gioco anche Gianfrancesco Demenego. Del resto si tratta di una tornata elettorale tra le più delicate della storia di Cortina, visto  il prossimo sindaco si ritroverà a gestire la partita delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali del 2026.

Lei è del 1957, ex capitano dell’Alitalia, maestro di sci e dj: si voleva candidare già nel 2017, poi però ha rinunciato. Ora?

«Ora sono in pensione, cinque anni fa avrei fatto fatica e allora ho lasciato perdere. Ma oggi ci sono. Sono pronto a dedicare il mio tempo al mio paese. Per tanti anni ho vissuto a Cortina solo alcuni mesi all’anno, perché come pilota lavoravo avendo sede a Roma. Ora sono qui fisso e voglio mettermi a disposizione della comunità».

Che idee ha per il futuro di Cortina?

«Dialogo, ascolto e collaborazione: questi sono i capisaldi della mia candidatura. Ritengo fondamentale che i toni polemici di oggi si plachino su tutti gli argomenti. Qualora vincessero Ghedina o Lorenzi, dico subito che darò loro una mano. Non voglio fare un’opposizione becera. Credo che il paese abbia tantissime potenzialità e che si debba sotterrare l’ascia di guerra e lavorare tutti assieme. Io non intendo attaccare nessuno e mi auguro che gli altri facciano altrettanto. Io farò una proposta articolata e argomentata e mi batterò per la trasparenza. Ritengo che la giusta informazione sia alla base di tutto. Bisogna informare concretamente le persone, in tempo reale; così si eviteranno anche tanti malumori che non fanno bene al paese».

La lista è pronta?

«Ci sto lavorando. Ho gente che mi aiuta e che ha voglia di fare. Ricevo chiamate quotidiane da parte di persone di ogni ambito della società civile che mi dicono che, se ho bisogno, loro ci sono. Fare nomi oggi è prematuro, non sarebbe neppure corretto; ma sto lavorando sulla lista».

Lei è stato anche bobbista. Appoggia dunque la riqualificazione del tracciato “Eugenio Monti”?

«Io appoggio in pieno le Olimpiadi e le Paralimpiadi, e il bob è parte integrante del progetto. La candidatura ha intrinseco il disegno di riqualificare la nostra pista da bob. Oggi stanno stilando il progetto, sono stati trovati i finanziamenti, quindi chi sarà chiamato ad amministrare il paese dovrà fare in modo che il progetto sia portato a termine nel migliore dei modi e che i Giochi siano un successo per Cortina e per tutto il territorio bellunese. Non ha nessun senso mettersi di traverso oggi su progetti avviati. Servono coerenza ed anche chiarezza».

Ossia?

«Ad esempio sappiamo già che le varianti alla Statale non saranno pronte, inutile stare lì a girarci intorno. Dobbiamo quindi lavorare affinché ci siano i minori disagi possibili e che le opere previste vengano poi realizzate anche se al termine dei Giochi. Serviranno comunque. Viviamo in un momento particolare, usciamo poco a poco e a fatica dalla pandemia Covid, ci sono difficoltà economiche, c’è una guerra in corso: a Cortina dobbiamo ascoltarci fra di noi e lavorare assieme per il bene del nostro paese».

alessandra segafreddo

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