Ponte di Bribano cantiere fermo

Piccoli e Vigne: «Adesso basta, siamo stufi di aspettare» L’Anas valuta di operare senza chiudere l’infrastruttura
Sedico, 2 febbreio 2005 ponte di bribanoTraffico sul ponte di Bribano
Sedico, 2 febbreio 2005 ponte di bribanoTraffico sul ponte di Bribano

SEDICO. «Adesso basta, stiamo stufi. Vogliamo vedere partire i lavori sul ponte». Il sindaco di Sedico Giovanni Piccoli rompe il silenzio e sbotta. E’ stanco di aspettare che qualcosa si muova, sul ponte di Bribano, stanco di vedere un cantiere che era stato approntato, ma che langue. Con lui il collega di Santa Giustina, Ennio Vigne: «Siamo aperti a una nuova programmazione, ma è ora che ci facciano sapere come intendono operare», spiega.

Dalla scorsa primavera i lavori si sono arenati: tutto fermo, bloccato. Nessun operaio all’opera per realizzare i famosi ponti bailey che avrebbero permesso al traffico di scavalcare il ponte nelle fasi di chiusura dell’infrastruttura, nessuna macchina in azione. Niente. I cittadini sono tra il perplesso e l’arrabbiato, i sindaci non vogliono più aspettare.

A bloccare le operazioni, come spiega il capo compartimento di Anas Eutimio Mucilli, è stato il ritrovamento di alcuni rifiuti inquinanti da smaltire in discarica sul letto del Cordevole, durante la bonifica bellica propedeutica alla realizzazione dei ponti bailey. Era l’inizio della scorsa primavera. Da allora il cantiere è fermo.

«Basta, non farò sconti a nessuno», attacca Piccoli. «Qui c’è un contratto che va rispettato, ci sono dei tempi e non c’è traccia dei lavori. Voglio vederli iniziare. Se ci sono dei problemi vanno superati». Piccoli non esclude a priori nuove proteste, ma smorza i toni a metà pomeriggio, dopo la riunione programmata con Anas e impresa.

Dal tavolo è emersa una nuova modalità operativa, che l’Anas sta valutando: il ponte di Bribano dovrebbe rimanere aperto alla circolazione, non verrebbero realizzati i bailey provvisori e così si spera di poter dar corso ai lavori entro il prossimo mese. Alla riunione Piccoli ha portato le sue rimostranze, e ha chiesto chiarezza e un cronoprogramma preciso: «Mi sembra una soluzione praticabile, purchè siano chiari i tempi e si stabilisca come operare con il traffico», aggiunge il sindaco.

Pare che il ponte sarà percorso a senso unico alternato, e vanno considerati tanti fattori. Prima di tutto il volume di veicoli giornaliero: mettere un semaforo alle due estremità rischia di creare lunghe code, e di intasare la statale. Sicuramente sul piatto c’è anche la questione sicurezza del cantiere, perché il ponte di Bribano è stretto, e percorso anche da numerosi mezzi pesanti.

Questa soluzione, però consentirebbe di «ridurre i tempi del cantiere», precisa Mucilli, che ammette: «Sì, siamo in ritardo. Per ottobre non ce la faremo a completare l’opera».

Difficile fornire una tempistica aggiornata, ma con ogni probabilità si slitterà almeno al prossimo anno. Anche su questo punto Piccoli ha chiesto certezze: nei prossimi giorni Anas e impresa gli forniranno il nuovo cronoprogramma, e si saprà quando il cantiere tornerà ad essere operativo.

Partiranno invece a breve i lavori alla rotatoria delle Gravazze, in comune di Santa Giustina. Il sindaco Vigne è tranquillo: «Quel lavoro è gestito da Veneto strade, e non mi preoccupa per niente. Al momento la società sta raccogliendo gli ultimi accordi bonari da parte dei proprietari dei terreni, poi i lavori per la rotatoria potranno iniziare».

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