Ponte Mas: centrale senza ricavi

Sospirolo. È della Hydro Power che ha costruito su una briglia esistente. Zero incassi per il Comune
Di Alessia Forzin

SOSPIROLO. C'è una nuova centralina idroelettrica a Ponte Mas.

Sfrutta un piccolo salto, di neanche sei metri, per produrre energia.

Le costruzioni in cemento sono imponenti e si notano bene se si passa a piedi sul ponte. La fitta vegetazione le nasconde solo in parte.

Si tratta di un vecchio progetto, che è stato autorizzato all'inizio del 2012 e che è stato realizzato dalla Hydro Power di Santa Giustina.

Ai tempi era sindaco Renato Moro, l'amministrazione guidata da Mario De Bon se l'è trovata già autorizzata.

Ma l'operazione, stavolta, sembra andare oltre il mero sfruttamento della risorsa idrica. L'impianto è stato costruito sulla briglia esistente, che è stata sistemata.

Inoltre la struttura di ritenuta è una antica traversa che serviva per derivare le acqua del Cordevole in un impianto che si trovava due chilometri più a valle, a Sass Muss.

La società ha riqualificato le strutture che c'erano: «Stavolta possiamo dire che sia stata sistemata una zona che era in totale abbandono», spiega De Bon. Il vecchio impianto era in disuso da anni, «lo stabile esistente è stato demolito e rifatto. Inoltre nel corso dei lavori è stata sistemata la briglia, consolidato l'argine, ed è stata rifatta la rampa per la rimonta dei pesci. Diciamo che in questa occasione è stata fatta un'operazione migliorativa».

L'acqua del Cordevole non sarà intubata come accade spesso in impianti per la produzione di energia idroelettrica. La centrale sfrutta il salto di 5,74 metri. La potenza di concessione è di 180 kW, quella massima 304 kW. Si stima di produrre 993.232 kWh all'anno.

Peccato che il Comune, anche in questa occasione, non avrà benefici economici: «Avevamo tentato di entrare come soci, visto che uno aveva rinunciato alla sua quota, ma gli altri due hanno esercitato diritto di prelazione com'è nel loro diritto», segnala De Bon. «È un peccato, un'altra occasione persa dal Comune, come nel caso della centralina fatta dall'Enel sotto la diga del Mis».

Ma non tutto è perduto. C'è un accordo, solo verbale, fra la Hydro power e l'amministrazione: «La società non ci deve niente, la centrale è stata autorizzata e l'hanno realizzata. Però ci ha promesso che ci darà un aiuto per estendere l'illuminazione pubblica nel nostro territorio. Pensiamo di chiedere una mano per rifare l'illuminazione in piazza, visto che l'anno prossimo avvieremo i lavori per la riqualificazione», conclude De Bon.

Alessia Forzin

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