Ponte nelle Alpi rimessa a nuovo grazie a oltre 200 volontari

Grande successo dell’esercitazione di protezione civile. Il vicesindaco De Bona: «Tutti i lavori sono stati completati»

PONTE NELLE ALPI. Dalle 7.30 del mattino e fino a metà pomeriggio il territorio pontalpino è stato praticamente un cantiere a cielo aperto. Oltre 200, infatti, i volontari che sono stati impegnati in diverse attività, che hanno coinvolto numerose zone e che hanno spaziato dalla manutenzione e conservazione dell'alveo dei corsi d'acqua al ripristino del regime idraulico, passando per la riattivazione della viabilità minore. L'occasione è stata l'esercitazione sezionale di Protezione civile denominata "Ponte nelle Alpi 2017".

Un evento che ha richiesto un'accurata e impegnativa preparazione, iniziata già alcuni mesi fa. All'organizzazione la Protezione civile Ana di Belluno, in collaborazione con Comune di Ponte, Ponte Servizi srl, Um Bellunese, ditte e aziende locali.

«I volontari, provenienti da tutto il territorio provinciale, sono giunti puntuali di primo mattino nel piazzale sottostante il municipio di Cadola, luogo di ritrovo. Alle 6.45 abbiamo cominciato con le registrazioni», ha sottolineato al termine dell'esercitazione Enrico De Bona, vice sindaco di Ponte e assessore alla Protezione civile, «subito dopo è stato attivato il Coc (Centro operativo comunale, ndr) a Criol e siamo partiti con gli interventi».

Interventi che sono stati tutti portati a termine.

«Non possiamo che ritenerci soddisfatti», ha aggiunto De Bona, «i cantieri erano impegnativi ma le opere sono state concluse ovunque. I luoghi hanno veramente cambiato aspetto. Non possiamo che ringraziare tutti i volontari e, in particolare, chi si è impegnato nell'organizzazione: Mauro Carlin, Omar De Fina, Edi Caneve». Ben 15 le aree in cui i volontari sono andati a operare. Solo per citarne alcune, a monte del tratto tombinato che passa sotto il municipio, la Protezione civile ha provveduto a pulizia e risagomatura, con ripristino della funzionalità della briglia e dell'invaso a monte. Taglio della vegetazione e sistemazione di un tratto di muratura di contenimento di pietrame, invece, lungo la strada vicinale Canevoi-Piaia. Tagliate e rimosse piante e alberature in alveo e sulle sponde del Piave, sia in destra orografica, dopo il ponte ferroviario, sia a Cadola, a monte e a valle dei piloni del viadotto autostradale. A Vich si è intervenuti sulle briglie a monte del tratto tombinato "Valle di Pises"; a Soccher nel tratto terminale di rio Sarandole; a Pian di Vedoia nella ex Statale ora dismessa. Il Soccorso Alpino ha provveduto al disgaggio di rocce instabili sulla "Parete dei falchi". Al termine dei lavori, pranzo per tutti al Palamares. Presenti anche l'assessore regionale Gianpaolo Bottacin e l'onorevole Roger De Menech. «Oltre che sulla collaborazione di Ponte Servizi, Um e ditte e aziende locali, abbiamo potuto contare su mezzi che ci hanno dato la Provincia e la Protezione civile a livello provinciale», fa presente De Bona. «A spese del Comune sono stati noleggiati escavatori, trattori, trincia legno». Nel tardo pomeriggio De Bona, Carlin, De Fina e Caneve hanno fatto un ultimo sopralluogo in ogni cantiere. «La soddisfazione di oggi (ieri, ndr) è tanta», ha concluso il vice sindaco.

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