Ponte ricostruito male, insorge la Valle di Seren
SEREN DEL GRAPPA. Bufera sul ponte delle Stalle. Gli abitanti del consorzio Montesort-Boarnal in Valle di Seren insorgono perché «gli enti preposti hanno sbagliato la ricostruzione della nuova passerella sullo Stizzon»: è troppo stretta per il transito di un camion dei pompieri - che resterebbe incastrato senza riuscire a raggiungere le case – e i parapetti sono fuori misura, con il rischio di caduta se un bambino si sporgesse. «Oggi la nostra comunità si trova con un ponte sotto misura, che non permette il passaggio di camion e tantomeno dei mezzi di emergenza e dei vigili del fuoco, come è già avvenuto», tuonano i residenti di Montesort, la frazione rimasta isolata tre volte tra la fine di ottobre e la metà di novembre 2010 per colpa dei violenti acquazzoni di quell'autunno che a più riprese fecero dello Stizzon un torrente fuori controllo capace di mettere in crisi per diversi giorni la vita quotidiana di alcune famiglie.
«Oltre a ciò sono stati montati parapetti fuori misura, pericolosi per i bambini che, sporgendosi, precipitano sul greto del fiume», aggiungono i componenti del consorzio che hanno scritto una lettera al Prefetto e al Genio Civile di Belluno, alla Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici del Veneto e al Comune di Seren, con la quale intendono «denunciare l'incompetenza e gli errori realizzati nei lavori di rifacimento dell'unico ponte che collega la nostra località alla strada del fondo valle».
Dopo aver atteso per anni l'allargamento del ponte delle Stalle, la conclusione dell'intervento è slittata oltre il termine previsto del 26 ottobre 2010, con il risultato di consegnare nel frattempo il guado di collegamento con la frazione alla furia della corrente, che ha spazzato via tre volte in meno di un mese la passerella provvisoria. Tutto comincia il 25 ottobre, quando la piena dello Stizzon – dovuta a ore di piogge torrenziali – travolge il bypass, ripristinato due giorni dopo ma inghiottito ancora il 31. La terza volta capita il 16 novembre. Ricordando inoltre come l'amministrazione avesse «più volte segnalato alla direzione lavori gli evidenti errori nella costruzione del nuovo ponte», a questo punto i residenti chiedono due cose: «Che gli organi competenti di controllo mettano in luce le responsabilità di chi ha eseguito i lavori» e «che si intervenga immediatamente per correggere questi gravi errori costruttivi dopo aver consultato il Comune e il consorzio degli abitanti di Montesort-Boarnal».
«Riteniamo che un ente regionale come il Genio civile debba essere il primo a dare il buon esempio su come vanno realizzate le opere pubbliche», dicono ancora i cittadini. Per finire, i diretti interessati rincarano la dose sbottando contro il materiale scelto: «Senza il rispetto dell'ambiente che circonda il torrente e del paesaggio della valle», evidenziano, «il ponte è stato lasciato in cemento armato a vista, privo della copertura e della finitura necessarie per l'inserimento di quest'opera nel paesaggio circostante (tra l'altro, a pochi metri di distanza ci sono un antico capitello affrescato e una tradizionale latteria turnaria da poco restaurata)».
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