Ponte si allea con Belluno per cercare i fondi europei

Faccia a faccia in Unione montana tra i sindaci Vendramini e Massaro Sotto i riflettori lo sviluppo turistico e i futuri collegamenti ciclabili
gian paolo perona- perona- belluno- zaia inaugura la nuova ala di pediatria all'ospedale San Martino
gian paolo perona- perona- belluno- zaia inaugura la nuova ala di pediatria all'ospedale San Martino

PONTE NELLE ALPI. Fissare strategie comuni per intercettare fondi europei e avviare una progettualità “armonica”.

Questo l’obiettivo con cui il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, e quello di Ponte nelle Alpi, Paolo Vendramini, si sono incontrati venerdì mattina nella sede dell’Unione montana bellunese, insieme al suo presidente Orlando Dal Farra.

«Abbiamo fatto il punto sulla strategia complessiva che l’asse composta dai due Comuni e dall’Um sta mettendo in campo sul fronte della mobilità sostenibile», precisano i due primi cittadini, «e, in stretta correlazione con quest’ultima, per quel che riguarda lo sviluppo turistico del territorio».

Parlando di ciclabilità, da un lato c’è il lavoro che le amministrazioni della Valbelluna stanno portando avanti per creare un unico anello ciclabile che colleghi Belluno a Feltre lungo la Sinistra Piave e, dall’altro, c’è la partita del collegamento tra Ponte nelle Alpi verso l’Alpago e della rete fino in Cadore.

«Il Comune di Belluno sta lavorando per intercettare fondi europei, per circa 150 mila euro, per l’asse centro storico del capoluogo-Sedico», dice Massaro, «partendo dalla rete già esistente, a cui si aggiungerà la Salce-San Fermo, che è stata finanziata e i cui lavori inizieranno in primavera. L’anno prossimo, con l’avvio degli interventi per il sovrappasso della ferrovia a Marisiga, sorgerà un’altra ciclabile lungo tutta la nuova viabilità».

«Dall’altro lato l’impegno è rivolto all’interconnessione tra Ponte nelle Alpi e Levego con Limana», prosegue Jacopo Massaro. «Due tracciati che collegherebbero l’Anta con Visomelle e poi Visomelle con Limana. Per quest’opera ci vogliono altri 200 mila euro».

A Ponte nelle Alpi, d’altra parte, è stata l’anno scorso inaugurata la ciclo pedonale “Pontalpina” e sono diventati realtà i collegamenti da Ponte fino a Soccher e quello da Soccher fino al lago di Santa Croce.

«La “battaglia” non è solo a favore della mobilità», aggiunge Massaro, «ma sul tavolo c’è il tema del turismo, in particolare del cicloturismo, che sul nostro territorio ha grandi potenzialità, ma bisogna mette in campo le azioni che permettano di sfruttarle. Tutto ciò si lega all’utilizzo del ferro (i treni)».

E in questo senso Belluno e Ponte portano avanti un impegno congiunto affinché possa essere garantito il trasporto delle biciclette sui treni da parte di viaggiatori e turisti. Requisito fondamentale per lo sviluppo del cicloturismo.

Martina Reolon

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi