Ponte sul Piave: dove è il progetto?

Il Movimento 5 Stelle presenta una interrogazione al prossimo consiglio

BELLUNO. Che fine ha fatto il progetto del ponte sul Piave? Se lo chiedono i consiglieri del Movimento 5 stelle, Sergio Marchese e Andrea Lanari, e quello di Forza Italia Fabio Da Re, che nel consiglio di mercoledì presenteranno un ordine del giorno per impegnare il sindaco e la giunta a mettere a bilancio i 40 mila euro necessari per avviare la progettazione, in accordo con la Regione. Di un attraversamento del fiume fra San Pietro in Campo e Sagrogna si parla nello studio affidato da Veneto strade a un professionista nel 2008. L'opera assunse fin da subito contorni faraonici: oltre al ponte, in quello studio si indicava la realizzazione di una variante per bypassare gli abitati di Levego e Sagrogna, di una galleria artificiale di 270 metri in corrispondenza dell'abitato di Levego vecchia, di una bretella per portare il traffico dalla spalla sinistra del ponte alla Sp1 e di un sistema di piste ciclabili. Costo complessivo: 32 milioni di euro. All'epoca, cioè sei anni fa.

Per il ponte sarebbero stati sufficienti “solo” 12,1 milioni, il rimanente sarebbe servito per i vari collegamenti. Nel 2011, il 29 dicembre, prese forma l'accordo di programma fra Regione, Comune e Veneto strade. I tre enti avevano concordato di avviare il progetto preliminare, spendendo 160 mila euro: 120 mila li avrebbe finanziati la Regione, 40 mila il Comune. La Regione si era anche impegnata a inserire l'opera nell'elenco di quelle finanziabili attraverso i fondi Cav, i pedaggi del passante di Mestre. L'opera piace anche ai cittadini di Levego e Sagrogna, che un paio d'anni fa hanno raccolto 350 firme per chiedere all'amministrazione di impegnarsi affinché il ponte e la viabilità di raccordo vengano realizzati. In particolare, i cittadini chiedevano di investire quei 40 mila euro che servono per dare avvio alla progettazione preliminare, che è «indispensabile per ottenere le autorizzazioni ambientali», scrivono Marchese, Lanari e Da Re.

I consiglieri chiedono una svolta all'amministrazione, affinché quel progetto non rimanga solo una bella idea sulla carta. I 5 stelle nel consiglio di mercoledì porteranno anche una mozione relativa all'assistenza alle persone che soffrono di sensibilità chimica multipla, un'interpellanza sull'avio dei lavori alle scuole di Modolo e cinque interrogazioni, relative ai vandalismi in città, ai risultati ottenuti grazie al decreto “scuole belle scuole nuove”, alla profilassi sanitaria cui sono sottoposti i migranti ospitati a Belluno, alla Tasi e alle tariffe per l'utilizzo del teatro comunale. (a.f.)

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