“Pontet”, scalette e fontana le richieste di Borgo Piave
BELLUNO. La voragine formatasi nel parcheggio vicino all’argine del Piave, il deterioramento delle scalinate in pietra e del marciapiede, la struttura compromessa del “Pontet” e la fontana storica in “disordine”. Queste le criticità su cui è necessario intervenire in via prioritaria. A segnalarle il Comitato popolare Borgo Piave-Oltrepiave, che giovedì della scorsa settimana ha incontrato il sindaco Jacopo Massaro, per far presente gli interventi che si rendono indispensabili nello storico borgo alle porte della città.
Il Comitato ha stilato una vera e propria “scaletta” delle opere da effettuarsi nel corso del 2017. «Il primo cittadino si è mostrato molto disponibile», precisa Giocondo Dal Magro del Comitato. «Quello che abbiamo voluto portare alla sua attenzione è un promemoria, senza nessun atteggiamento polemico. Siamo un gruppo di volontari e realizziamo anche dei piccoli lavori di manutenzione grazie al materiale che ci viene fornito dal Comune, con il quale c’è una buona collaborazione. Ringraziamo poi Palazzo Rosso per il bellissimo biglietto da visita garantito con il murale in via Uniera dei Zater».
La “lista” degli interventi che servirebbero è lunga, ma ci sono alcune priorità. «Bisogna provvedere a chiudere la voragine che, poco tempo fa, si è presentata nel parcheggio vicino all’argine del Piave», precisa Dal Magro. «Una voragine che richiama l’attenzione sulle acque sotterranee nella parte bassa del Borgo».
Il primo punto è lungo la via Callunga, dove il profilo dei cubetti di porfido è deformato. Ma l’acqua sotterranea, da qui, penetra nella locale ex conceria e copre il pavimento dello spazio adiacente, per un’altezza media di circa 20 centimetri. Questo, oltre a deteriorare la struttura stessa, provoca problemi di salubrità all’ambiente circostante.
«Si rende poi necessaria una manutenzione delle scalinate in pietra», prosegue Dal Magro, «dove parte della malta a sostegno delle piastre della pedata è deteriorata e, in alcuni punti, mancante. Se non si interviene subito, il lavoro in futuro sarà più oneroso». Una manutenzione simile deve essere fatta anche per le scalette della parte bassa del Borgo.
Altra priorità il marciapiede di via Caduti del Ponte San Felice, nel tratto sopra via Rugo: da anni sono posizionate delle transenne per la sicurezza contro i calcinacci che cadono dal marciapiede a sbalzo sovrastante. «Bisogna sistemare il marciapiede, prima che il tutto degeneri», aggiunge Dal Magro.
Le piante cresciute tra i blocchi di pietra hanno poi compromesso la struttura del Ponte Vecchio (il “Pontet”): l'acqua piovana si infiltra tra le pietre della volta asportando, un po’ alla volta, la malta e andando quindi a intaccare la stabilità.
Altra richiesta del Comitato è per il recupero della fontana storica, datata 1855, situata tra via Uniera dei Zater e via Rugo. Qui la prima fontana venne eretta nel 1584 e fu poi sostituita, a metà del XIX secolo, da quella attuale, disegnata dal Segusini. «Il sindaco ci ha assicurato che per le scalette e il marciapiede dovrebbe essere interessata l’Unione Montana», dice Dal Magro, «e sappiamo anche che c’è un progetto per il “Pontet”. Speriamo si intervenga a breve».
Nell’elenco predisposto dal Comitato ci sono poi la fermata del bus in via Uniera dei Zater, piuttosto degradata, la strada di via Rugo che porta alla scuola elementare, il raccordo della sede della pista ciclabile tra il ponte Sarajevo e la via omonima, l’adeguamento dei tempi del semaforo all’entrata del Ponte delle Vittoria.
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