“Porta di luce” inaugurata a Costalta
Opera di Pellegrini e De Lorenzo sarà posta al limite del bosco. In paese anche mostre e murales
COSTALTA. Si è aperta una nuova “Porta di luce” a Costalta. Al centro delle tante iniziative che hanno caratterizzato la settimana della scultura nel paesino del comune di San Pietro, famoso per le sue case e le sue statue di legno, c’è stata infatti ieri la presentazione della nuova opera realizzata da Giovanni Pellegrini, veneziano maestro del restauro che da anni vive lassù le sue vacanze, e da Avio De Lorenzo, scultore locale di fama, nonché direttore artistico di CostaltArte.
«Abbiamo creato questa sorta di porta che porremo al limitare del bosco, sulla panoramica che da Costalta porta a Costalissoio – spiegano Pellegrini e De Lorenzo – ad intercettare, con la sua struttura in metallo rifinita con pezzi di vetro colorato, la luce. Come la porta di una cattedrale, insomma, perché proprio così vediamo il bosco, come un luogo da tutelare, da frequentare con rispetto, da osservare in silenzio. Un nuovo mondo che si apre oltre questa nostra porta, che apre, non chiude».
«Ci piace dare spazio alla sperimentazione – commenta Avio De Lorenzo – perché arte è soprattutto espressione libera e non convenzionale, è saper guardare con occhi nuovi quello che ci circonda, è piegare la materia, che sia legno, pietra o ferro, all’idea ed al sogno».
L’opera è stata consegnata al paese di Costalta ieri alla presenza del presidente della Regola di Costalta Silvano Eicher Clere, del sindaco di San Pietro Elisabetta Casanova Borca, del presidente dell’Unione Montana Alessandra Buzzo e della critica d’arte Alessia Tortolo. Presentata nell’occasione anche un’altra realizzazione, questa volta a cura dei ragazzi della scuola del legno di Sedico, guidati dallo scultore Beppino Lorenzet.
«La loro opera – spiega Patrizia Rizzo, presidente di CostaltArte, l’associazione che cura la regia di tutte queste iniziative – si chiama “Speranza”, è una scultura in legno, rappresenta tanti uccelli pronti a spiccare il volo verso la migrazione, che è tema proprio delle nostre terre alte, ma anche a ritornare; e va ad inserirsi nel progetto “Rivive il lavatoio”, nato dall’idea di ridare nuova vita al lavatoio restituendogli la funzione aggregante del passato, il ruolo di punto di riferimento, ma soprattutto anche di ricordi e di memoria storica. Un tempo affollato da donne che facevano il bucato, bambini che giocavano, animali liberi a passeggio, oggi ripopolato non solo da presenze umane, ma anche da sculture lignee che conferiscono al luogo un alto valore artistico».
Il week end di Costalta era iniziato sabato a Palazzo Poli, sede del municipio di San Pietro, con l’inaugurazione della mostra di scultura “Ritorno a Costalta” con gli artisti Arianna Gasperina, Giorgio Jobé Sperotto ed Erminio Carbogno. La mostra rimarrà aperta fino al 12 agosto con orario di apertura degli uffici comunali. Poi nel pomeriggio, allo spazio espositivo “Casa Sai” , a Costalta in via Stadoan, si era tenuta l’inaugurazione della mostra fotografica “Attimi” di Evelin Casanova De Marco e di piccola scultura “Il mio passatempo” di Celso Casanova De Marco; un’esposizione che rimarrà aperta fino all’11 agosto.
Ieri è stato benedetto il mosaico raffigurante il volto della Madonna che il maestro mosaicista Piergiorgio Cian ha donato alla comunità di Costalta nel 2013 e che si può ammirare nella chiesa di Sant’Anna sopra l’entrata della sacrestia. Frattanto prosegue fino al 20 agosto l’8 edizione della mostra di Pittura e scultura nel Fienile in Arte di Giusto De Bettin. Sono esposti quadri dello stesso De Bettin, di Olga Riva Piller e di Giustina Casanova, nonché sculture di Avio De Lorenzo, con orario 10-12 e 16-19, in località Preda sulla strada tra Costalta e Forcella Zovo.
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