«Portatemi a Baldenich» e scatena l’inferno: arrestato
«Portatemi a Baldenich, non ci sto più qui». Tanto ha detto, tanto ha fatto che alla fine Elio Fontanive, 49enne cadorino, in carcere c’è finito veramente. Con le accuse di lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamenti.
Perchè ha menato suo fratello, perchè ha opposto resistenza ai carabinieri che erano andati in casa dei gemelli Fontanive chiamati dalla loro madre per quella violenta lite che non riusciva a sedare, perchè con gli anelli alle dita ha cercato anche di spaccare un finestrino della “gazzella” dei carabinieri.
Nella notte tra lunedì e martedì s’è scatenato il putiferio nella abitazione di Lozzo dove si sono ritrovati a brutto muso due gemelli e la loro madre. I due fratelli non sono nuovi a episodi simili, solo che l’altra sera si sono messi a litigare in maniera furibonda, forse anche a causa del “gomito alzato” un po’ troppo, poco prima. La loro madre non sapeva più che pesci prendere e ha pensato bene di chiedere aiuto ai carabinieri, per evitare situazioni irrecuperabili.
Futili motivi hanno scatenato i gemelli l’uno contro l’altro, l’alcol non è stato poi neutrale nello spingerli a menar le mani l’uno contro l’altro.
Passata da mezz’ora la mezzanotte, sul posto è arrivata la pattuglia dei carabinieri di Vigo di Cadore per calmare gli animi e vedere quel che accadeva.
Ma i carabinieri si sono ritrovati aggrediti da Elio Fontanive, che ha ingaggiato una breve colluttazione con gli operatori della pattuglia. Nulla di grave per i carabinieri presi di mira, che comunque alla fine hanno avuto ragione del 49enne. Qualche giorno di prognosi e qualche medicazione per uno dei due componenti della pattuglia.
Quanto a Fontanive, mentre veniva portato sulla “gazzella”, ha preso a battere gli anelli che aveva alle dita contro uno dei vetri della vettura, nel tentativo di romperlo. Almeno è quel che hanno ritenuto gli operatori. Per questo, tra le ipotesi di reato che sono state contestate a Elio Fontanive, c’è anche quella di danneggiamenti, oltre alle lesioni e alla resistenza a pubblico ufficiale.
Di fatto, nella casa il clima si è poi disteso: avuta ragione della sua veemenza, i carabinieri hanno ristabilito la calma.
Il suo caso è arrivato in procura: il pubblico ministero Roberta Gallego ha aperto il fascicolo di conseguenza. L’uomo è stato arrestato e condotto nel carcere di Baldenich. Dove in mezzo alla serata, aveva anche espresso volontà di andare: «Portatemi a Baldenich», aveva detto rivolto ai militari. Una notte in cella, per il 49enne che non è nuovo a questo tipo di comportamenti. Comparirà in un processo per direttissima. —
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