Porte aperte al materno-infantile
BELLUNO. Porte aperte nella nuova area materno infantile dell’ospedale San Martino. Sabato prossimo, su iniziativa della direzione generale dell’Usl 1, chi vorrà potrà visitare il nuovo complesso liberamente ma in determinate fasce orarie: il mattino alle 10 e alle 11 e il pomeriggio alle 15 e alle 16.
Chi vorrà potrà quindi accedere agli ambulatori, alle stanze di degenza, alle sale operatorie e parto, al nido e a tutti i modernissimi e spaziosi locali, dotati di ogni comfort e di strumentazioni di elevato livello tecnologico.
Le visite guidate si faranno nei quattro orari stabiliti e per i visitatori più piccoli saranno presenti nella coloratissima sala giochi della Pediatria i dottor Clown.
«L’iniziativa arriva a qualche settimana di distanza dall’inaugurazione ufficiale del complesso ospedaliero avvenuto alla presenza del presidente del Veneto, Zaia. Ci sembra giusto, ora», commenta il direttore generale Pietro Paolo Faronato, «aprire la nuova struttura alla comunità, per far sì che i cittadini, destinatari dei nuovi servizi, possano già conoscere ed apprezzare questa eccellenza del nostro territorio. D’altra parte si tratta di un intervento come non si vedeva da diversi anni nella nostra Usl, almeno da una quindicina. Si tratta di un’opera che è costata diversi milioni di euro e quindi ci è sembrato giusto che i cittadini, con i cui soldi è stato realizzato, prendano visione direttamente di cosa è stato fatto e come».
Con la realizzazione del nuovo complesso materno-infantile, che dovrebbe diventare operativo dal prossimo gennaio, saranno creati anche una settantina di nuovi posti auto all’interno dell’area ospedaliera, ampliando così l’offerta per gli utenti del nosocomio.
«In questo modo non dovrebbero più esserci problemi nel reperire posti auto per pazienti e operatori. E questo sarà ottimale nell’ottica della costruzione della cittadella della sanità, che è in corso di realizzazione», prosegue Faronato. «Abbiamo iniziato con il trasferimento del Servizio di igiene e sanità pubblica, del servizio veterinario. Già tutti gli ambulatori medici sono stati raggruppati in un unico piano. Poi, più avanti, lo scopo è quello di far rientrare nell’ospedale l’area psichiatrica che oggi è separata».
Paola Dall’Anese
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