«Porto a voi quel poco che ho e che sono»
BELLUNO. «Vi dico che vi voglio bene e che voglio mettere a vostra disposizione quel poco che ho e quel poco che sono». Con queste parole prese in prestito dai Papi Giovanni Paolo I e Pio X, don Attilio Zanderigo Jona ha salutato la comunità dei fedeli della Cattedrale e di Loreto di Belluno.
Don Attilio è arrivato sul sagrato del Duomo accompagnato dalla mamma, dalla sorella e dai parenti più stretti ed è stato accolto dal vescovo Marangoni. Uno scroscio di applausi ha salutato il suo ingresso in chiesa, che il nuovo arciprete ha percorso stringendo mani ed elargendo abbracci ai numerosissimi fedeli presenti, tra questi Marco Staunovo Polacco, sindaco di Comelico Superiore, paese dove è nato don Zanderigo Jona.
Durante la messa il vescovo ha sottolineato l’importanza dell’«essere comunità», chiamando il presbitero ad «andare a testimoniare la comunità. A te don Attilio», ha detto monsignor Marangoni, «la mia gratitudine per aver accolto subito la proposta del tuo vescovo», poi ha esortato l’arciprete «a portare sulle tue spalle il tuo gregge, portandolo nel cuore e portando il cuore della comunità».
Dopo la cerimonia, hanno preso la parola il sindaco Massaro, che ha fatto «il più semplice augurio di buon lavoro a don Attilio, perché avremo bisogno di mantenere la ricchezza spirituale di questa città, perché senza la comunità una città è un cumulo di cemento». Poi è stata la volta del vice presidente del Consiglio pastorale, Marco Perale che ha sottolineato come ci sia bisogno che «questa comunità risvegli la sua autorevolezza diventando credibile».
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