Poste, raggiunto l’accordo al via il recapito alternato
BELLUNO. Sarà sempre più difficile farsi recapitare una lettera. Con la sottoscrizione dell’accordo tra sindacati (a esclusione della Uilposte che si è riservata di approfondire il testo) e Poste Italiane, partirà da novembre la rivoluzione del recapito. L’accorso prevede la consegna della corrispondenza a giorni alterni in tutta la provincia. Come se non bastasse, a questo si aggiungerà l’aumento dei costi per alcuni tipi di raccomandate e posta prioritaria, un balzello a cui però non corrisponderà la diminuzione dei tempi di ricezione. Anzi.
L’unica nota positiva di tutta questa rivoluzione postale - che culminerà con la collocazione del titolo in Borsa - è che i portalettere in esubero non saranno licenziati, ma verranno riassorbiti, probabilmente alla sportelleria, che ad oggi risente della carenza di personale.
«Con questo accordo», precisa Francesco Riva della Slp Cisl, «si dà ufficialmente il via al recapito a giorni alterni. In provincia di Belluno si partirà a novembre con Pieve di Cadore, il Feltrino e l’Agordino. Dal 2016 si proseguirà con Santa Giustina, Agordo, Feltre e Belluno. Questo significa che il postino passerà una settimana il martedì e giovedì e quella successiva il lunedì, mercoledì e venerdì. In poche parole, cinque giorni su 10».
Il sindacalista evidenzia come «esclusivamente per Belluno sarà istituita una “linea plus”. In pratica, nei giorni in cui non è previsto il normale servizio del portalettere, ci sarà un addetto che consegnerà raccomandate e quotidiani».
Parlavamo dell’incremento dei costi per raccomandate e posta prioritaria: «Nonostante questi ritocchi all’insù», prosegue Riva, «le lettere saranno recapitate con tempi più lunghi, vista la consegna a giorni alterni. La raccomandata veloce, che oggi impiega un giorno, arriverà a destinazione in quattro e così anche la posta prioritaria».
Il problema maggiore sarà per gli abbonati a quotidiani e settimanali. «Per loro non resta che l’abbonamento alla versione on line, anche se non è fattibile ovunque, vista la difficoltà nell’installazione dell’Adsl nelle nostre vallate». Insomma, si prefigurano disagi non indifferenti.
Intanto l’azienda fa sapere che «in vista della prossima quotazione in borsa prevista per ottobre, l’accordo è un efficace strumento per procedere alla riorganizzazione del settore in un quadro di condivisione con le parti sociali e per far crescere lo standard di qualità». Il Piano intende recuperare i ricavi, oggi in sofferenza.
«Il nuovo modello di recapito è basato su tre aree differenziate per intensità di volumi postali e con una specifica modalità di servizio. Per le Aree metropolitane con elevata “densità postale” e forte pressione competitiva, è prevista la creazione di una rete dedicata al recapito al destinatario, che sarà denominata “Linea Plus Metropolitana”. Nei capoluoghi di provincia e nelle aree extraurbane non regolate (come Belluno) il servizio di recapito sarà a giorni alterni con la creazione di una servizio addizionale che assicurerà il recapito quotidiano dei prodotti. Nelle Aree extraurbane regolate (cioè tutto il resto della provincia montana e circa 5300 comuni) il recapito sarà eseguito a giorni alterni, come previsto dalla delibera Agcom n. 395/15/cons.».
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