Poste sguarnite, è protesta a Villabruna

Dovrebbero esserci tre impiegati ma è rimasto in organico solo il direttore. Luciano Bona: «Servizio fondamentale»

FELTRE. Si apre un duro fronte di protesta a Villabruna nei confronti delle Poste per l'ufficio della frazione, che è pesantemente sotto organico. È rimasto solo il direttore, che deve servire lo sportello, rispondere al telefono, ricaricare lo sportello automatico postamat.

In paese sta crescendo la preoccupazione nel vedere come si sta evolvendo la questione – l'ufficio dovrebbe avere una dotazione di tre unità compreso il direttore e invece da mesi due persone sono state trasferite a Feltre – e la paura è che da uno si passi a nessuno, eliminando un servizio per la collettività. A guidare il fronte di difesa dell'ufficio postale è Luciano Bona, residente nella frazione, ex assessore ed ex consigliere comunale, che delle poste di Villabruna è stato direttore facente funzioni.

L'intenzione è quella di organizzare una riunione pubblica e far scattare una petizione perché, spiega Bona, «così non si va da nessuna parte. Se è questa la politica delle Poste, sia in termini di resa dei servizi, sia da un punto di vista aziendale, noi siamo assolutamente contrari e ci batteremo con tutte le nostre forze, anche a livelli più alti della direzione provinciale».

Bona ha a cuore la questione anche sotto l'aspetto personale: «Io come gli altri colleghi che negli anni hanno lavorato a Villabruna, la sentiamo anche una cosa nostra». «Riteniamo che l'ufficio postale di Villabruna, comodo anche da raggiungere per i parcheggi che ha a disposizione e fruibile autonomamente dai disabili, sia fondamentale per una frazione sulla quale orbitano anche clienti da altri paesi. Una dotazione organica di una unità non si discute neanche che sia completamente insufficiente».

Luciano Bona parla quindi per esperienza personale quando dice che nel caso delle Poste di Villabruna non si tratta del classico ufficio frazionale, ma praticamente di una succursale di Feltre che da anni funziona a gonfie vele e adesso è in emergenza.

Si può immaginare la difficoltà del solo direttore nel dover far fronte alla mole di lavoro delle Poste di Villabruna, dove gravitano gli abitanti di Arson, Lasen, Vignui, Pren, Lamen, ma anche Foen, e dove per comodità confluiscono inoltre utenti da frazioni cesioline come Fianema, Menin e Pullir.

Questi sono i clienti abituali, ai quali capita, nella situazione attuale di organico pesantemente sottodimensionato, di entrare una volta e trovare la coda, di riprovare in un altro momento senza che la situazione sia cambiata e di dover tornare magari tre volte per pagare un bollettino perché l'ufficio è sempre pieno.

Le attese snervano e la gente comincia ad essere indispettita, ma uno più due mani non ha.

Raffaele Scottini

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