«Poste, va coinvolta la Prefettura»

Il senatore attacca: «Con la scusa delle ferie s’indebolisce il servizio»

BELLUNO. «Con la solita scusa delle ferie estive, Poste Italiane indebolisce il servizio ai cittadini e ai turisti, senza contare che c'è sempre il rischio che il ridimensionamento diventi da temporaneo a permanente, come più volte successo in passato. Penso sia utile un intervento della Prefettura per capire se si possa configurare l'interruzione di pubblico servizio».

A dirlo è il senatore di Forza Italia, Giovanni Piccoli appreso del piano di ridimensionamento dell'orario estivo predisposto da Poste Italiane per gli uffici bellunesi.

«Abbiamo passato l'inverno a contrastare il piano di chiusure di Poste Italiane con sit-in e proteste a tutti i livelli. Scongiurati i tagli, ora il copione si ripete in maniera più soft, ma sempre con le stesse modalità: nessun coinvolgimento delle comunità nel processo decisionale e nessun rispetto per i cittadini né tanto meno per le zone maggiormente turistiche, dove invece gli sportelli dovrebbero funzionare a pieno regime. Penso ad Agordo, Pieve di Cadore, a Padola di Comelico, solo per citarne alcuni».

«Penso che anche in questo caso sia utile un coinvolgimento della Prefettura come successo sei mesi fa, mentre a livello romano continuiamo ad assistere al menefreghismo del Governo che nulla ha fatto nonostante le rassicurazioni e le delibere - di fatto mai attuate - dell'Agcom. Ho come l'impressione che ancora una volta dovremo essere noi bellunesi a difendere con le unghie e con i denti i nostri servizi», conclude Piccoli.

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