Postini nell’ex scuola Luzzo in attesa dei lavori in sede

Ogni giorno recapitati mille pacchi, altrettante raccomandate e 800 chili di posta. Tummolo: «Quella trovata dal sindaco è una soluzione temporanea e ottimale» 

FELTRE. I carrelli con la corrispondenza si spostano veloci da una stanza all’altra e i portalettere se la sistemano prima di uscire per la consegna. L’edificio dell’ex liceo Dal Piaz, ancora meglio conosciuto come ex media Luzzo ha riaperto i battenti da circa un mese per ospitare il centro smistamento di Poste Italiane. I danni all’edificio di via Basso sono ingenti e se da una parte è stato possibile riaprire la parte con gli sportelli per i servizi al pubblico, il resto dello stabile non è ancora utilizzabile. Il maltempo di fine ottobre, infatti, non solo ha scoperchiato l’edificio, ma ha anche danneggiato parte del solaio. Ci vorranno ancora un paio di mesi per sistemare tutto e pensare di spostare tutta l’attività negli uffici di Belluno per un periodo così lungo era impensabile. L’offerta del sindaco Paolo Perenzin a Poste Italiane di mettere temporaneamente a disposizione l’ex scuola si è rivelata azzeccata e gradita da Poste Italiane che ha adattato l’atrio e un paio di stanze alle proprie esigenze riorganizzando il servizio di smistamento che ormai procede a pieno regime per fronteggiare il picco di consegne in questo periodo prenatalizio. Per Poste erano presenti Massimo Tummolo, responsabile recapito Area Nordest, Giampaolo Tronchin, responsabile area recapito delle provincia di Belluno e Treviso, e Gaetano D’Alessandro, responsabile del Centro di Recapito di Feltre. 

I NUMERI

Un migliaio di pacchi altrettante raccomandate e circa 800 chili di corrispondenza: questo il volume giornaliero che i venti portalettere distribuiscono su un territorio che va dai confini con il Trentino a quelli di Treviso, affiancati da sette colleghi che rimangono nella sede di smistamento. Una bella mole di lavoro che ora i dipendenti possono svolgere in un locale adeguato e riscaldato. «Poste Italiane è riconoscente al sindaco per la premura che ha avuto nel trovare il tempo per dedicarsi anche ai nostri problemi malgrado tutto ciò che è accaduto in città. Per noi questa soluzione si è rivelata ottimale per rimettere in funzione il servizio. Un grazie va anche ai dipendenti che hanno lavorato per settimane in condizioni complicate. I danni all’edificio di via Basso sono ingenti e ci vorranno almeno un paio di mesi prima di rientrare. Comunque ora l’attesa non è più un problema».

IL FUTURO DELL’EDIFICIO

Quanto accaduto ha rimesso in gioco l’ex scuola, abbandonata per consentire il trasloco degli studenti al Forcellini, edificio norma sotto tutti i punti di vista: «La struttura ha un basso indice antisismico», spiega il sindaco, «e vista la disponibilità di spazi al Forcellini era logico portare lì gli studenti del liceo Dal Piaz. Per il resto questo edificio è a norma e Poste può utilizzarlo fino a quando lo ritiene opportuno. Ha un grande parcheggio e gli spazi adeguati. Quando l’azienda si è fatta avanti per chiedere se c’era una soluzione provvisoria ho subito pensato all’ex liceo. Ringrazio la Provincia, con cui sono in corso le operazioni per restituire al Comune lo stabile, che si è resa disponibile per accelerare le pratiche. Per quel che ci riguarda, come maggioranza, faremo delle valutazioni sul futuro utilizzo dell’ex scuola. È stata usata fino all’anno scorso, è ancora in buone condizioni e sarebbe un peccato lasciarla deperire». —


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