Potrebbe essere un lupo l’animale visto a Valmorel
BELLUNO. Non si sa ancora quale tipo di predatore abbia attaccato le pecore di Aldino Bianchet. Erano in un recinto fra la zona di Tassei e Valmorel, sono state aggredite nella notte fra sabato e domenica e cinque sono state sbranate. Una è rimasta ferita. Quello che si sa, però, è che un lupo potrebbe veramente aggirarsi nella zona montuosa fra Belluno e Limana.
La polizia provinciale ha avviato un’indagine dopo la segnalazione fatta dai tre tecnici di Bim Gsp. Gli uomini si erano trovati davanti un animale poche settimane fa. Uno dei tre è cacciatore e non ha avuto alcun dubbio che si trattasse di un lupo, uscito all’improvviso da un bosco vicino a Malga Van. «Abbiamo ricevuto molte segnalazioni e fotografie, dall’analisi delle quali stiamo cercando di capire di che animale si tratti», conferma il comandante della polizia provinciale di Belluno, Oscar Da Rold. «L’indagine è in stato molto avanzato e siamo propensi a dire che l’animale visto sia un lupo».
Non c’è solo la segnalazione dei tecnici di Gsp sul tavolo della polizia provinciale. Sono in corso i censimenti dei cervi, che gli agenti svolgono con la collaborazione delle riserve alpine di caccia. «La squadra che si è occupata del censimento nella zona di Valmorel, di notte ha visto un animale e lo ha fotografato», continua Da Rold. La qualità delle immagini non è eccezionale, perché le foto sono state fatte con un cellulare, di notte e ad una certa distanza dall’esemplare, ma sembra proprio possa trattarsi di un lupo.
Arrivato da dove? Un insediamento c’è in Lessinia, dal 2012, ma ne sarebbe stato individuato un altro sull’altopiano di Asiago. «I cuccioli, alla fine dello svezzamento, diventano autonomi e devono cercarsi un territorio in cui vivere», segnala Da Rold. «Non possono rimanere nella stessa zona dei genitori. È vero che fra i lupi c’è un tasso di mortalità giovanile molto elevato, ma quelli che sopravvivono si disperdono nel territorio». Non si può quindi escludere che un lupo sia arrivato anche nel Bellunese. «Che si insedi o meno sarà tutto da vedere», precisa il comandante della polizia provinciale.
Il quale non si sbilancia sull’identità del predatore che ha sbranato le cinque pecore di Aldino Bianchet: «Faremo un’indagine dettagliata per trasmettere tutta la documentazione alla Regione per il risarcimento danni. È prematuro, ad oggi, dire chi possa essere l’autore dell’evento predatorio».
Oggi gli agenti della polizia provinciale andranno nel recinto a fare tutti i rilievi del caso, insieme alla polizia locale. Le carcasse delle bestie uccise vanno eliminate, ma prima gli agenti devono verificare l’entità delle lesioni: solo così potranno capire se ad attaccare le pecore è stato un lupo, un cane selvatico o una volpe (improbabile, considerando il numero degli animali aggrediti). Si spera di trovare anche qualche reperto, come saliva e peli, da inviare ad analizzare.
Se davvero fosse tornato il lupo anche nel Bellunese, «sarebbe un dato molto interessante per la biodiversità della nostra provincia», conclude Da Rold, «ma è anche vero che la presenza di questi grandi predatori impone di affrontare fin da subito il problema della convivenza con l’uomo».
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