Povertà, sempre più famiglie in difficoltà senza soldi e lavoro

I dati di “Insieme si può” che ha attivato un progetto insieme con la Cassa rurale di Cortina per raccogliere fondi
Di Martina Reolon

BELLUNO. La crisi continua a mordere, anche in provincia. E a dimostrarlo sono i dati raccolti dall’osservatorio di “Insieme si può”. «Speravamo che quest’anno le situazioni di difficoltà a livello locale diminuissero, invece sono aumentate», fa presente Francesco De Bon, responsabile dei progetti locali della Onlus-Ong, «non tanto nel numero di famiglie che sosteniamo, quanto nella consistenza dei bisogni. Ed è un aspetto davvero preoccupante». Sono circa 150 i nuclei familiari residenti in provincia di Belluno destinatari del progetto “La povertà a casa nostra”, che “Insieme si può” porta avanti insieme alla Cassa rurale di Cortina.

«Un numero che è più o meno lo stesso dello scorso anno, ma a creare allarme è il fatto, come si diceva, che i bisogni sono aumentati. Ossia chi era in difficoltà ora lo è diventato ancora di più», continua De Bon. «Si tratta di famiglie a reddito zero, in cui non lavora né il marito né la moglie, e che non hanno alcuna entrata». E ci sono anche nuclei che non riescono a pagare le bollette della luce e del gas, gli affitti.

«Il nostro impegno è inoltre indirizzato a sostenere spese mediche (c’è anche chi, a causa di malattie gravi, non sa come fare per pagare farmaci ed esami), materiale scolastico per bambini e ragazzi», aggiungono De Bon e Piergiorgio Da Rold, direttore di “Insieme si può”. «Ma dobbiamo contare anche le spese per il riscaldamento: ci sono casi di chi può permettersi, con la stufa a legna, di scaldare solo una stanza. E, in quella stanza, ci vive».

L’osservatorio di “Insieme si può” intercetta soprattutto le famiglie straniere che da tempo sono residenti in provincia, «ma ci sono anche tante famiglie di bellunesi: il numero di quelle che vivono situazioni critiche è in aumento», precisa De Bon, che ricorda che lo scorso anno, a livello locale, i gruppi dell’associazione hanno raccolto 150 mila euro, messi a disposizione delle persone bisognose.

Ma, oltre all’aiuto economico, ci sono l’accoglienza e l’ascolto delle storie di vita, anche drammatiche, delle famiglie in difficoltà. Un apporto importante per restituire un po’ di quella dignità e di quella forza perdute. «Lo sforzo dell’associazione è grande. E oneroso. Se non ci fossero realtà locali come la Cassa rurale di Cortina sarebbe difficile sostenerlo», mette in risalto De Bon. Proprio la Rurale, per il sesto anno consecutivo, sostiene il progetto “La povertà a casa nostra”. «Un sostegno dato, come lo scorso anno, mettendo un contributo di 10 mila euro», spiega il vice presidente, Giacomo Giacobbi, «e, oltre a questo, raddoppieremo la cifra versata per ogni offerta ricevuta da parte di privati fino a un massimo di altri 10 mila euro. La collaborazione con “Insieme si può” è consolidata e rientra in quella che è la nostra mission, ossia la mutualità. Ricordiamo poi che come Cassa rurale destiniamo ogni anno nel bilancio 300 mila euro per finalità sociali, da realizzarsi nel nostro territorio di competenza, che copre in toto la provincia di Belluno». Si può contribuire per tutto il mese di dicembre al progetto “La povertà a casa nostra” sul conto corrente di “Insieme si può” pressso la Cassa numero IT 23A085 116124 0000000023078.

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