Prade-Gidoni, ancora niente incontro
La Lega tenta di ricucire e conferma l’appoggio all’ex vice
BELLUNO.
Tentativi di chiarimento. Resta aperta la fase di stallo interna alla maggioranza, con una giunta senza vicesindaco e l'incertezza sulla posizione della Lega Nord. Dopo il ritiro delle deleghe a Franco Gidoni, deciso lunedì dal sindaco Antonio Prade, in queste ore il Carroccio cittadino sta tentando la ricucitura dei rapporti tra Prade e Gidoni, ma al momento non c'è nemmeno un incontro in agenda, anche se tutti i contatti sono stati avviati.
In realtà oggi è in calendario il primo tavolo allargato della maggioranza, dove saranno presenti i capigruppo e le segreterie politiche, oltre al sindaco e ai suoi fedelissimi. Il tavolo diventa la sede del confronto interno e dovrebbe riunirsi ogni primo e terzo mercoledì del mese, sarà interessante capire in quale forma parteciperà la Lega Nord.
«Non ci sono grandi novità», spiega il segretario cittadino del Carroccio Jacopo Vendrame. «Si sta lavorando, stiamo cercando di organizzare un incontro, ma per il momento non è ancora stato fissato. C'è stato qualche contatto, ma prima dell'incontro c'è poco da dire, il nostro primo obiettivo è vedere se c'è possibilità di ricucire i rapporti tra il sindaco Prade e Gidoni, da parte nostra non vengono prese in considerazione altre possibilità». Vendrame si riferisce all'ipotesi di sostituire Gidoni in giunta con un altro uomo della Lega Nord: «Siamo sulla posizione già espressa, con il sostegno politico a Gidoni. Stiamo facendo tutti i tentativi andare alla ricomposizione della situazione, sono in atto tentativi per promuovere un chiarimento».
Prade però non ha ancora risposto. Il sindaco conferma la sua stima e la volontà di collaborare ancora con la Lega Nord in maggioranza, ma appare anche fermo nel chiedere un nuovo nome per la sua giunta.
Nel frattempo l'opposizione ha raccolto le firme, depositate oggi, per chiedere la convocazione urgente di un consiglio comunale per discutere della situazione politica in maggioranza. Il presidente Cugnach ha 20 giorni di tempo, ma la prossima seduta potrebbe essere il 13.
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