Prade ha ritirato le deleghe a Gidoni

«Il rapporto di fiducia è venuto meno, ma resta inalterata l’alleanza col Carroccio»
Franco Gidoni con Antonio Prade
Franco Gidoni con Antonio Prade
BELLUNO.
Tra Prade e Gidoni è tutto finito. I tre giorni di sospensione non hanno indicato una via d'uscita alla crisi tra il sindaco e il suo vice. Ieri mattina Antonio Prade ha firmato il decreto con il quale ha revocato le deleghe e la nomina di assessore e vicesindaco a Franco Gidoni. Una decisione che era nell'animo di Prade da tempo e che difficilmente potrà essere rivista. Una conclusione sofferta e politicamente rischiosa per il sindaco, che non intende perdere l'alleanza con la Lega Nord. Ieri sera il Carroccio cittadino si è riunito per analizzare la situazione e ha deciso di confermare pieno appoggio a Gidoni e di avviare subito una serie di consultazioni. L'obiettivo della Lega è quello di raggiungere una "riconciliazione".

«Ho ritenuto di fare questo passo», spiega il sindaco Prade, «perché, come ho avuto modo di scrivere a Jacopo Vendrame, segretario cittadino della Lega, è venuto meno il rapporto di fiducia e di collaborazione politica che deve necessariamente esistere fra persone che assumono il mandato di adempiere al meglio il compito ricevuto dagli elettori. Voglio peraltro sottolineare che il movimento della Lega, in questi primi mesi di azione amministrativa, ha contribuito a creare un clima di proficua collaborazione e che questo clima si è instaurato fra tutte le componenti della coalizione che amministra la città di Belluno. Mi preme sottolineare», continua il sindaco Antonio Prade, «che al governo di questa città vi è una coalizione ricca di idee, di profili programmatici e di persone che si distinguono per la voglia di fare e di fare bene. Ho ricevuto il mandato dalla grande maggioranza dei cittadini di Belluno di amministrare la città e di guidare la coalizione uscita vittoriosa dalle ultime elezioni comunali: per questo rivendico il diritto, che è anche un dovere oggi difficile, di dare sintesi a questa coalizione. Da ultimo», conclude Prade, «voglio confermare che oggi rimane inalterato il programma di governo che abbiamo a suo tempo proposto agli elettori di Belluno e che abbiamo formalizzato in una delibera solenne del consiglio comunale. Al programma ho intenzione di riferirmi e chiedo che allo stesso programma tutte le forze politiche del centro destra continuino a lavorare alacremente. Considero il Movimento della Lega parte importantissima di questa maggioranza: per tale ragione ho la ferma intenzione di mantenere inalterata la sua presenza in giunta».

Al momento però l'ipotesi non è contemplata dalla Lega Nord, che non intende sostituire Gidoni.


«Esprimiamo tutto il nostro sostegno a Franco Gidoni», dice il segretario Jacopo Vendrame. «Io ho mandato per verificare se ci sono spazi per un chiarimento e inizierò subito. Quello che succederà è tutto da vedere. Il primo tentativo è ricomporre la situazione, ma sia chiaro che il movimento si stringe attorno a Franco, che è l'uomo in cui la Lega ha fiducia. Ora dobbiamo verificare se ci sono margini di chiarimento. Serve calma, la situazione è delicata».


Il segretario provinciale Gianvittore Vaccari, sindaco di Feltre, per ora resta fuori dalla questione: «La segreteria provinciale della Lega, riservandosi di agire a tutela dell'immagine e dell'attività del movimento e dei suoi militanti ed esponenti, esprime solidarietà e sostegno a Franco Gidoni». In accordo col segretario nazionale Gian Paolo Gobbo, Vaccari ha incaricato Vendrame per il chiarimento e la riconciliazione.

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