Prade mette Gidoni in sospensione
Situazione politica bollente, il sindaco sceglie un gruppo di fedelissimi
Il sindaco Prade con il vice Gidoni
BELLUNO.
«Siamo in fase di crisi».
Tecnicamente la "sospensione" di un assessore non è prevista, ma di fatto il ruolo di Franco Gidoni all'interno della giunta Prade è appeso a un filo. Dopo le esternazioni del vicesindaco, pubblicate giovedì, il sindaco ha deciso di aprire una verifica politica, che però è stata messa nelle mani di un ristretto gruppo di fedelissimi, per lo più esterni alla giunta e anche alla maggioranza di centrodestra.
«Siamo in una fase critica», commentava ieri mattina Antonio Prade, «ho dato incarico ai miei uomini più fedeli di confrontarsi e ragionare sul da farsi. Sono preoccupato per l'amministrazione della città».
Per tutta la giornata di ieri non è successo molto di più, i gruppi di maggioranza non sono stati contattati per verifiche o confronti, ma verso sera ad alcuni assessori comunali è arrivata la telefonata del sindaco che annunciava la sospensione, se non addirittura il ritiro delle deleghe al suo vice Gidoni, unico esponente in giunta della Lega Nord.
Gidoni però non ne è stato informato e nemmeno i consiglieri comunali del gruppo della Lega Nord.
Il sindaco Prade, raggiunto in serata, non conferma, ma spiega: «Siamo in riunione, ci stiamo ragionando. In questo momento non c'è l'ipotesi del ritiro delle deleghe al vicesindaco, ma c'è un problema. Siamo in una fase di crisi e anche il ritiro delle deleghe può essere possibile. Al momento siamo a un livello di gestione della crisi politica interna alla maggioranza, da parte di alcuni soggetti che io considero più fedeli».
Maggiori chiarimenti si avranno solo oggi, ma non è ancora chiaro quanto a lungo durerà questa fase e come verrà gestita la crisi politica del Comune di Belluno, attualmente in mani esterne al consiglio comunale. La situazione non è semplice. I rapporti tra Prade e Gidoni sono stati complessi fin dall'inizio, con il vice protagonista del braccio di ferro che ha impedito al sindaco di tenere uno degli assessori nominati, Ugo De Lorenzo Smit. La Lega Nord ha tre consiglieri comunali e nessuno vorrebbe perdere il loro appoggio.
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