Precipitato l’aliante, morto il suo pilota

Angelo Moresco è caduto in una zona tra il Serva e il Pelf, in località Piaie. Il relitto è stato visto dall’elisoccorso del Suem, in volo per un’altra missione

BELLUNO. Una curva, l’ultima planata, come per evitare la montagna comparsa all’improvviso davanti a quello scenario mozzafiato in una domenica nella vallata del Piave: Angelo Moresco, 59enne di Castello di Godego in provincia di Treviso, pilota dell’aliante disperso da domenica pomeriggio, è deceduto dopo uno schianto. Il relitto è stato individuato ieri mattina dai piloti dell’elisoccorso del Suem che sorvolavano la zona mentre si dirigevano su un’altra missione.

«Erano le 11.20 circa» spiegano i tecnici «eravamo diretti verso Feltre: eravamo già stati in quel luogo domenica, durante le ricerche dello stesso aliante, ma le nubi non permettevano di vedere in basso. Oggi, (ieri, ndr), lo abbiamo visto: era un po’ rovesciato su un fianco su questa prateria scoscesa».

L’elisoccorso del Suem pare abbia seguito alcune tracce segnalate da un dispositivo che segnala la posizione degli alianti e che il velivolo di Moresco aveva a bordo. «Si chiama Flarme» spiega Davide Zampieri, vicepresidente dell’aeroclub Dell’Oro «e consente di individuare gli alianti che sono attorno a te. Moresco lo aveva con sè. Chiaramente è un gps che comunica informazioni all’esterno. Domenica purtroppo ad un certo punto avevano smesso di funzionare i dispositivi che a terra ricevono il segnale e non eravamo in grado di capire dove potesse essere finito l’aliante».

Lo si cercava in Alpago, Moresco. Nella zona di Tambre si erano concentrati i sorvoli di ben tre elicotteri: dei vigili del fuoco, carabinieri ed esercito decollato dalla base Aves di Casarsa della Delizia. Poi le squadre a piedi, anche del Cnsas. Le celle dei telefonini avevano rimbalzato il segnale del cellulare di Moresco in zona Tambre. Ma dell’aliante non c’era traccia.

Era infatti dietro il Serva.

Dall’alto, ieri, l’elisoccorso del Suem ha così scorto il relitto schiantato su una prateria lungo il costone. È precipitato in zona Le Piaie, tra il Serva e il Pelf, a 1.800 metri di quota. Molto alto rispetto ai canoni degli alianti. Qualche pezzo del plexigas della carlinga vicino alla Cima Tanzon, qualche altro pezzo poco sopra.

Moresco si sa che è partito da Belluno intorno alle 12.30 di domenica, direzione zona feltrina: l’incidente c’è stato al ritorno, quando gli mancava poco per ritornare sulla pista del Dell’Oro. Domenica pomeriggio lo avevano visto dal Settimo alpini, poco prima dello schianto.

L’eliambulanza ha sbarcato dietro il Serva il tecnico di elisoccorso, medico e infermiere, che hanno solamente potuto constatare il decesso del pilota, Angelo Moresco, trevigiano ma bellunese di adozione: era titolare della nuova Mar-auto di Ponte. Una famiglia di concessionari di auto, la sua. Il corpo è stato recuperato dallo stesso Falco. Ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma è stata recuperata con un verricello e trasportata al San Martino.

Una notizia agghiacciante per i famigliari che sono arrivati dal Trevigiano all’aeroporto di Belluno e poi si sono spostati nella camera mortuaria. Ora parleranno le inchieste, della procura e dell’Ansv, l’agenzia nazionale sicurezza del volo.

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