Prefetture, governo pronto al dietrofront
BELLUNO. Nuova conferma al salvataggio della Prefettura di Belluno che, insieme altre 22, rischiava di sparire per volontà del governo. A pochi giorni dal provvedimento di “condanna”, Roma aveva già annunciato un ripensamento e ora arriva un’ulteriore buona notizia. «Risultato raggiunto, grazie alla mobilitazione dei lavoratori e dei cittadini: il governo si impegna formalmente a ritirare lo schema di Dpr che prevedeva la soppressione delle 23 prefetture», annunciano le federazioni del pubblico impiego di Cgil Cisl e Uil in seguito alla nota ufficiale giunta ieri mattina dal Ministero dell'Interno.
«Il governo farà marcia indietro su un provvedimento sbagliato che rischiava di cancellare presidi essenziali di sicurezza, legalità e tutela sociale in tanti territori», commentano Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Pa impegnate da mesi a difesa dei 1.300 lavoratori dei 23 uffici territoriali del governo che l’esecutivo minacciava di chiudere: Teramo, Chieti, Vibo Valentia, Benevento, Piacenza, Pordenone, Rieti, Savona, Sondrio, Lecco, Cremona, Lodi, Fermo, Isernia, Verbano-Cusio-Ossola, Biella, Oristano, Enna, Massa-Carrara, Prato, Rovigo e Asti, oltre a Belluno. «Intere comunità locali avrebbero visto lo Stato arretrare, proprio nel momento di maggior bisogno, rischiando di rimanere scoperte di fronte alle emergenze e agli allarmi legati alla minaccia terroristica e alle esigenze di integrazione e coesione sociale connesse ai flussi migratori».
Il ritiro avverrà nella forma dell’emendamento: «Il governo si è impegnato a presentare un emendamento alla legge di Stabilità per modificare la norma (contenuta nella legge sulla spending review di Monti) che impone la riduzione delle prefetture. E il ministero dell’Interno ritirerà lo schema di Dpr con l’elenco delle 23 sedi da sopprimere», spiegano i sindacati che a fronte degli impegni messi nero su bianco dall’esecutivo hanno revocato la manifestazione nazionale prevista per l’11 dicembre.
«Ora verificheremo che il governo dia attuazione a quanto comunicato ufficialmente», concludono le tre sigle. «E ci batteremo per una riorganizzazione seria degli uffici territoriali: per garantire più sicurezza e più protezione servono investimenti, innovazione e valorizzazione delle professionalità».
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