Prelievo ramaglie a domicilio «Poco usato, pubblicizzarlo»
BELLUNO. È attivo da dieci anni un servizio molto utile, ma sono pochi i bellunesi che lo utilizzano. Per smaltire le ramaglie e l’erba tagliata nel prato di casa ci sono due soluzioni: portare il...

BELLUNO. È attivo da dieci anni un servizio molto utile, ma sono pochi i bellunesi che lo utilizzano. Per smaltire le ramaglie e l’erba tagliata nel prato di casa ci sono due soluzioni: portare il materiale all’ecocentro oppure farselo prelevare da Bellunum. Un servizio, quest’ultimo, istituito nel 2006. Basta contattare la società, prendere un appuntamento e nella mattinata del sabato gli operatori arrivano a casa dell’utente per prendere fino a dieci colli di materiale. Il costo è di 15 euro per ogni ritiro.
Negli anni le quantità raccolte in questo modo sono cresciute dalle 2,85 tonnellate del 2008 alle 10 e mezzo del 2016 (con un picco nel 2012 di 12,30 tonnellate). Anche il numero dei prelievi è salito, dai 19 del 2008 agli 82 del 2012, per poi stabilizzarsi attorno ai 60 (67 l’anno scorso). Alla fine, però, neanche il 2% degli utenti bellunesi utilizza il servizio. Elemento che ha solleticato la curiosità del consigliere comunale Roberto De Moliner, che ha presentato un’interrogazione sollecitando a fare una pubblicità più incisiva che faccia conoscere il servizio.
«Il problema è che molti cittadini, non conoscendo questa possibilità, bruciano le ramaglie nei campi e nei prati», spiega. «Non solo in centro abitato questa pratica è vietata, ma a volte capita che qualcuno oltre alle ramaglie bruci anche altri rifiuti». Con tutte le conseguenze del caso per quanto attiene all’inquinamento atmosferico.
Da qui nasce l’interrogazione di De Moliner, che ha invitato il Comune (Bellunum è una sua società partecipata) a fare una campagna informativa: «Sarebbe sufficiente segnalare la presenza di questo servizio nella fattura che arriva all’inizio dell’anno», conclude il consigliere. «Anche la raccolta di ingombranti viene fatta da Bellunum e anche in questo caso non so quanti conoscano la possibilità di farsi ritirare a casa questi rifiuti. A mio avviso sarebbe importante diffondere questi servizi in maniera più incisiva, in alcuni periodi dell’anno».
(a. f.)
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