Premi alla municipalizzata assolti direttrice e dirigente

Santin era accusata di abuso d’ufficio e peculato e Mareschi solo del primo reato «Finita un’odissea terribile che è durata tre lunghi anni: è stata fatta giustizia»



Premi di risultato: due assoluzioni. Mariachiara Santin, direttrice responsabile dell’Azienda servizi alla persona di Feltre, e Giuseppe Mareschi, funzionario della Comunità montana Feltrina, sono stati assolti dal giudice per le udienze preliminari Marson. Santin era accusata di abuso d’ufficio e peculato, Mareschi soltanto di abuso d’ufficio. Il pubblico ministero Gallego aveva chiesto una condanna a sei anni per la donna e a due anni per l’uomo, ma la sentenza del tribunale è andata nella direzione opposta, con la formula dell’insufficienza di prove: il fatto non sussiste per l’ipotesi di reato di abuso d’ufficio e non costituisce reato per quella di peculato.

Mariachiara Santin è uscita dall’aula, insieme all’avvocato De Vecchi, con un sorriso: «È finita un’odissea terribile, durata ben tre anni. Alla fine, credo sia stata fatta finalmente giustizia».

Sessanta giorni per le motivazioni, sulla base delle quali la Procura potrebbe decidere d’impugnare la sentenza. Mareschi era difeso dall’avvocato Rinoldi.

Il processo si è svolto secondo il rito abbreviato, condizionato all’audizione di alcuni testimoni e dei due imputati, che hanno respinto gli addebiti, sostenendo come tutto si fondasse su un equivoco.

Santin, che è stata direttrice generale della partecipata dal 2004 fino al pensionamento del novembre 2016, era accusata di essersi attribuita somme di denaro non dovute, cioè premi di risultato, in assenza di obiettivi documentati, in altre parole non definiti come tali. La tesi assolutoria della difesa De Vecchi si fondava sul fatto che «le valutazioni erano eccellenti e tutto è stato fatto nella maniera più trasparente. C’è un problema formale, relativo all’applicazione o meno di una determinata legge, ma contavamo di dimostrare l’innocenza degli assistiti. È stato un processo interessante e combattuto e non possiamo che essere soddisfatti per come è andato a finire».

Mareschi è stato responsabile per tredici anni, dal 1996 al 2009, dell’ufficio associato del personale della Comunità montana Feltrina, con funzioni dirigenziali. È stato proprio lui ad assumere Santin con un contratto a tempo indeterminato, cosa che non sarebbe possibile per un dirigente. Questa la contestazione mossa dalla Procura della Repubblica, con tutto quello che ne è derivato ed era oggetto del procedimento penale.

Dopo la discussione, con le richieste dell’accusa e della difesa, l’udienza di ieri era fondata sulle repliche. Tutto si è svolto in camera di consiglio e non è possibile sapere che cosa abbiano detto magistrati e avvocati. La sentenza era prevista per mezzogiorno ed è arrivata puntuale: assoluzione per entrambi gli imputati, perché la prova della loro colpevolezza non è stata raggiunta. Tra due mesi, sarà possibile leggere le motivazioni, per avere le idee molto più chiare. Il pubblico ministero potrebbe decidere di fare appello, ma al momento non c’è niente di scontato. —



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