Prende corpo la pista straniera
SEDICO. Gli investigatori continuano a battere la pista straniera. Sembra prendere sempre più corpo, tra gli investigatori, la convinzione che dietro alla morte di Fiorello Canal, l’imprenditore sedicense di 51 anni, aggredito all’alba di martedì 20 marzo scorso e morto all’ospedale mercoledì 28 in seguito alle ferite riportate nel pestaggio, possa non essere ricollegabile a piste locali. Al setaccio dei carabinieri la vita professionale e privata di Canal, in attesa di riscontri che possano avvallare le risultanze delle indagini scientifiche e tecnologiche. Come ad esempio, l’analisi delle celle telefoniche della zona di Peron di Sedico e delle telecamere, presenti nella zona. L’ora piuttosto insolita dell’aggressione, potrebbe oltremodo agevolare il delicato lavoro degli investigatori.
Nel frattempo, ieri pomeriggio, il dottor Andrea Galassi, medico legale di Vicenza, ha eseguito l’autopsia sul corpo dell’imprenditore. L’attenzione dell’anatomopatologo era incentrata sugli ematomi riportati dall’imprenditore nel corso della brutale aggressione. In particolare, sulla frattura temporale destra, con interessamento dell’occhio destro. Il sostituto procuratore che coordina le indagini, Antonio Bianco, ha chiesto a Galassi di stabilire cosa, in particolare, abbia provocato la morte cerebrale di Canal e se la stessa sia ricollegabile alle lesioni riscontrate. Inoltre, l’autopsia dovrà stabilire, in particolare, quando e quanti colpi abbia ricevuto l’imprenditore. Dopo l’autopsia, il pm Bianco ha deciso di concedere il nulla osta per la sepoltura di Canal. Oggi o lunedì si saprà la data dei funerali.
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