Prende la corriera e ruba in un hotel
CORTINA. Va a rubare in corriera. Arrestata dalla polizia con addosso i soldi trafugati dal Residence Savoia Palace di Cortina. I poliziotti ampezzani hanno bloccato la comeliana Luciana Zambelli Sopalù, mentre stava prendendo il mezzo pubblico per tornare a casa. Identificata in Commissariato, è stata poi trasferita nella sezione femminile del carcere veneziano della Giudecca. L’udienza di convalida davanti al giudice per le indagini preliminari è stata fissata per stamattina, alle 11, al palazzo di giustizia di Belluno.
La donna è difesa dall’avvocato Mario Mazzocoli e ha diversi precedenti penali per reati contro il patrimonio. L’accusa è quella di furto aggravato.
Nel primo pomeriggio di martedì, secondo l’accusa, la donna è entrata nella stanza adibita ad alloggio di una dipendente e si è messa a rovistare tra i suoi effetti personali, trovando il portafoglio con dentro del denaro in contanti. Ha portato via tutto quello che c’era, tentando di svignarsela, ma senza sospettare di essere stata immortalata dalle telecamere di sorveglianza dell’hotel. Dopo aver ricevuto la chiamata, la polizia ha potuto ricevere una descrizione dettagliata, sulla quale la pattuglia della volante ha cominciato immediatamente a lavorare. Le ricerche sono durate giusto pochi minuti, il tempo che ci è voluto per individuare la donna mentre si accingeva a salire sul bus che l’avrebbe riportata verso San Pietro di Cadore.
Gli agenti l’hanno bloccata chiedendole conto di una somma in denaro sparita in un albergo. Non senza una certa riluttanza, Zambelli ha tirato fuori da una tasca i 160 euro che aveva prelevato dall’alloggio di una lavoratrice. Sarà a lei spiegare, a meno che stamane non si avvalga della facoltà di non rispondere, se conosceva la vittima del furto e perché abbia deciso di fare questo colpo in trasferta. La donna ha passato la notte in una cella della casa circondariale in Laguna, dal momento che la sezione femminile di Baldenich non esiste più. La polizia penitenziaria la scorterà fino all’auletta al terzo piano del tribunale cittadino per la consueta udienza di convalida, nella quale il pubblico ministero farà le sue domande e anche la sua richiesta sulla misura cautelare da applicare.
Rimane inteso che Luciana Zambelli Sopalù non c’entra nulla con la serie di furti che è avvenuta nelle scorse settimane in alcuni hotel di Cortina e San Vito di Cadore. Carabinieri e polizia stanno sempre cercando i due uomini che si vedono nelle immagini delle telecamere interne: uno travisato da una calza da donna e l’altro con in testa un passamontagna.
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