Prendono a sassate un treno: la polizia ferma tre giovani
Lucchetti presi a sassate. Hanno usato i sassi presenti nella massicciata del binario, tentanto di rompere la catena che chiudeva le porte dei locomotori. Tre giovani, due bellunesi e un ivoriano, sono stati fermati dalla Polizia domenica pomeriggio a Ponte nelle Alpi e sono indagati per il reato di danneggiamento aggravato in concorso. Uno di loro è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico ed è stato denunciato ai sensi della legge 110/1975, quella per il controllo delle armi, delle munizioni e degli esplosivi.
Una pattuglia della Squadra Volanti della Questura di Belluno è intervenuta domenica pomeriggio a Ponte nelle Alpi, vicino alla stazione ferroviaria, dove era stato segnalato il tentativo di effrazione di un locomotore in sosta da parte di alcune persone sospette. Gli agenti hanno notato subito tre ragazzi sulla panchina del binario tre della stazione e li hanno fermati per accertamenti.
I poliziotti si sono resi conto che si trattava di tre ragazzi che dopo aver raccolto dei sassi dalla massicciata del binario, li hanno utilizzati per colpire con violenza i lucchetti posti a protezione degli accessi dei mezzi in sosta. I giovani, tutti minorenni, erano riusciti ad introdursi all’interno di un veicolo attraverso l’apertura di un finestrino. Una volta all’esterno sono stati fermati e controllati dalla Polizia. Uno dei ragazzi è stato anche trovato in possesso di un coltello a serramanico, che è stato sequestrato.
In merito al danneggiamento, gli agenti hanno accertato che i giovani avevano tentato di forzare i lucchetti di chiusura di uno dei mezzi lì presenti colpendoli con dei sassi e provocando vistose graffiature alla carrozzeria. I ragazzi sono stati accompagnati in Questura, dove sono stati indagati per il reato di danneggiamento aggravato in concorso.
Il ragazzo che è stato trovato in possesso del coltello è stato inoltre denunciato per il reato previsto e punito dall’articolo 4 della legge 110/1975, la sua posizione potrebbe aggravarsi. —
A.F.
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