Prenotano una casa a Cortina che però non esiste: truffati otto goriziani
CORTINA. Viene alla luce l’ennesima truffa telematica di San Silvestro: nella rete sono cascati stavolta otto amici goriziani che volevano prendere in affitto per le feste di fine anno un appartamento a Cortina. Si trattava però di un imbroglio. Giunti a destinazione, non hanno trovato né la casa né il proprietario. E a quel punto non è rimasto loro che rivolgersi alla polizia di Cortina dove c’era un’autentica fila di altri malcapitati vittime dello stesso raggiro.
La caccia “on line”. Il gruppo di goriziani, attorno al 20 dicembre, decide di trascorrere una settimana in montagna a cavallo di Capodanno. La ricerca di un appartamento tramite le agenzie, però, è infruttuosa: effettuano allora una ricerca su internet dove, su un sito specializzato in case-vacanza, trovano l’annuncio ad hoc: un appartamento per nove a Cortina. Il prezzo di locazione è eccellente, 600 euro per una settimana, la casa non è distante dal centro e la foto che compare sul sito è allettante.
I contatti col “proprietario”. Gli amici si mettono in contatto col “proprietario” dell’appartamento (nel sito sono indicati nome, cognome e numero di cellulare). A rispondere è un uomo dai modi affabili, con il quale viene concordata una caparra di 200 euro da inviare tramite un versamento su carta di credito, operazione che i goriziani si affrettano ad effettuare. Le conversazioni telefoniche continuano nei giorni successivi: il periodo inizialmente concordato, 28 dicembre- 4 gennaio, viene ritoccato: 29 dicembre - 5 gennaio.
La casa-fantasma. «Chiamatemi il giorno prima della partenza», dice il “proprietario”, «così concordiamo l’ora e il posto in cui trovarci. Ma sabato 28, alla vigilia del viaggio, con le macchine già cariche di bagagli, al numero telefonico non risponde nessuno. Affiorano i primi sospetti, ma gli otto partono lo stesso. Domenica mattina il cellulare dell’uomo continua a squillare a vuoto. E giunti sul posto gli otto capiscono che la casa non esiste.
Al commissariato. La trama è proprio quella già vista in qualche cine-panettone: gli amici vanno alla Polizia e trovano altre persone truffate come loro. «Raggiri come questo», si sentono dire, « sono già avvenuti, ma quest’anno c’è stata una crescita esponenziale». I goriziani sporgono denuncia contro ignoti ma, a questo punto, a una vacanzina non vogliono rinunciare. Sempre su internet trovano un appartamento a Padola, 25 chilometri da Sappada. Vi arrivano domenica sera. Possono rimanervi solo fino al 2 gennaio, devono pagare 750 euro ma almeno casa e proprietario esistono. «In fondo siamo stati anche fortunati», commenta F.G., una di loro, «abbiamo scoperto un bel posto che non conoscevamo, anche se non era la meta agognata».
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi