Presa la banda delle slot: chiesti tre rinvii a giudizio

Il procuratore Pavone vuole il processo per due conviventi e un bosniaco. Rubati anche ruote, pc e un telefono e per uno c’è la cessione di cocaina
PASSERINI TREVISO INCONTRO CON IL MAGISRATO FRANCESCO SAVERIO PAVONE ALLE STEFANINI AGENZIA FOTOGRAFICA FOTOFILM
PASSERINI TREVISO INCONTRO CON IL MAGISRATO FRANCESCO SAVERIO PAVONE ALLE STEFANINI AGENZIA FOTOGRAFICA FOTOFILM

BELLUNO. Beccata la banda. In flagranza di reato. Due conviventi specializzati in furti, tra Bellunese, Feltrino e Vittorio Veneto e un bosniaco, che si preoccupava anche di rifornire di cocaina un paio di persone. Il procuratore capo Francesco Saverio Pavone ha chiesto dei rinvii a giudizio per concorso in furto aggravato e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Christian Dal Pont e Moira Biesuz sono feltrini residenti a Belluno, mentre Kushtrim Berisha vive a Feltre. I colpi sono compresi tra il 13 febbraio e il 10 aprile dell’anno scorso. L’ultimo è quello di Vittorio Veneto, dove Dal Pont e Biesuz sono stati sopresi ad asportare quattro ruote dalla macchina di un privato parcheggiata in strada. Pneumatici, cerchi e copricerchi.

Polizia e carabinieri di Belluno e Feltre li stavano controllando, anche con dei pedinamenti e li avevano colti sul fatto. Nessuno li ha arrestati e sono a piede libero, in compenso a casa di Dal Pont e Biesuz sono stati sequestrati beni per 8.500 euro. A Dal Pont e Berisha i fatti contestati cominciano a Seren del Grappa, nella notte tra il 13 e il 14 febbraio: si impossessano di due computer portatili, un cellulare e attrezzi, prelevendoli da un’auto aziendale dell’Ufficio Stile, dopo aver forzato la serratura di una portiera.

Pochi giorni dopo, nella notte tra il 17 e il 18 febbraio, Dal Pont e Biesuz hanno colpito al bar La Cerva di Belluno. Forzando la finestra del bagno, sono entrati e hanno portato via 1.700 euro dalla cassa e numerose monete contenute in due slot machine, un cambiamomnete e un videogioco. Tutti e tre hanno prima rubato un furgone Ducato dal garage della ditta De Nato di Feltre, tra il 21 e il 22 febbraio e poi si sono portati all’osteria Ponte Serra di Lamon, dove hanno forzato una finestra, prendendo tre slot machine e due cambiamonete e portando via tutto fino a Sovramonte, dove hanno prelevato denaro per un importo non inferiore a 900 euro.

Nella seconda fase delle loro scorribande, si sono spostati a Vittorio Veneto, dove nella prima occasione hanno solo tentato un furto al bar Duomo Rosa dei Venti. Qui la porta ha opposto la resistenza necessaria a mandare all’aria l’operazione. Infine, sempre secondo la procura, Berisha deteneva e ha ceduto in quattro o cinque occasioni dosi di cocaina ad A.D.P. al prezzo di 90 euro al grammo e in un paio di circostanze a L.D.B. A Christian Dal Pont viene contestata anche la reiterata specifica infraquinquennale e si ritrova nelle condizioni di essere dichiarato un delinquente professionale. Ci sarà un’udienza preliminare, nella quale il gup deciderà il rinvio a giudizio o meno dei tre. Dal Pont è difeso dall’avvocato Erminio Mazzucco, Biesuz dal padovano Fragasso e Berisha dalla trevigiana Filippi.

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