Presentazione del progetto di tutela delle pecore di Lamon e Alpago

ALANO DI PIAVE. Casa occupata, non disabitata. Fabio Damin è stato condannato dal giudice Feletto a quattro mesi di reclusione per violazione di domicilio. L’accusa di mesi ne avrebbe voluti nove, mentre la difesa di Fontana puntava a limitare i danni: minimo della pena, con le attenuanti generiche. Non c’erano altre possibilità.

L’imputato aveva trovato rifugio in questa abitazione ammobiliata, che gli sembrava disabitata. Non si sa che cosa gli avesse fatto pensare di poterci soggiornare senza alcun problema, di sicuro è stato scoperto nel momento in cui la donna ha messo in vendita quell’alloggio, al confine tra le province di Belluno e Treviso.

La padrona di questa seconda casa è un’anziana classe 1935 e, quando si è accorta di quell’inquilino abusivo, ha chiamato i carabinieri. I militari sono arrivati sul posto e hanno verificato la presenza dell’uomo, che non aveva alcun diritto di trovarsi in quel luogo. Inevitabile il deferimento all’autorità giudiziaria e il processo si è concluso ieri con un verdetto di condanna. —

G.S.

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