Presi i due scippatori del palasport Detenuti in Spagna

I maghrebini avevano borseggiato due donne il 3 marzo Nel frattempo si sarebbero macchiati di un altro reato
Di Gigi Sosso

BELLUNO. Catturati i borseggiatori del palasport. Sarebbero in carcere in Spagna, per via di un altro reato. Le indagini coordinate dal sostituto procuratore Katjuscia D’Orlando e portate avanti insieme da polizia e carabinieri hanno permesso di assicurare alla giustizia i due uomini che la sera del 3 marzo avevano aggredito due donne, nel parcheggio libero del De Mas: la 41enne sindacalista D.C. di San Pietro di Cadore era finita all’ospedale San Martino con la sublussazione di una spalla, un trauma cranico commotivo contusione a un ginocchio per un totale di tre settimane di prognosi; mentre una 57enne bellunese si era vista borseggiare, ma senza soffrire danni fisici: magro bottino di pochi spiccioli, un telefono cellulare e un altro oggetto dallo scarso valore economico, ma molto importante per altri aspetti.

Tanto è stato lo spavento per un’aggressione inattesa, oltre tutto consumata alle 19.25 di un lunedì qualunque. Entrambe le vittime stavano andando a riprendere la macchina, dopo una giornata di lavoro e mai si sarebbero aspettate di essere strattonate e scaraventate sull’asfalto.

Accusati in un primo momento di scippo, reato poi derubricato in rapina impropria, i due giovani maghrebini, che erano stati avvistati dalle telecamere della videosorveglianza cittadina del parco Città di Bologna e identificati dalle forze dell’ordine, con la collaborazione della polizia urbana, sono stati rintracciati nientemeno che in Spagna. Qui, nel frattempo, si sarebbero macchiati di un altro crimine, che chiama in casa la ricettazione e dovrebbero scontare la loro pena nella penisola iberica. Nei giorni scorsi sono stati portati a Belluno, per essere sentiti, e poi sono stati riportati in Spagna. A suo tempo, erano state preziose le testimonianze di un paio di passanti che avevano descritto due uomini vestiti di scuro, dopo aver allertato polizia e carabinieri e chiamato l’ambulanza del Suem 118 per prestare i soccorsi alla ferita. Tutto era successo molto velocemente, e non c’era stato molto tempo per capire bene cosa fosse accaduto.

A distanza di pochi mesi, un altro episodio di rapina, stavolta in pieno centro, con un 25enne, anche lui nordafricano, che ha strappato lo zaino con 670 euro a un turista inglese, alle scalette di via Sottocastello. In questo caso, le indagini sono durate pochissimo e il giovane, che si trovava in cura al Ceis di Belluno, per problemi legati alla tossicodipendenza è finito a Baldenich, anche perché ha un precedente identico, che gli è costato una denuncia a cinque anni di reclusione. Il fermo di polizia giudiziaria non è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari Vincenzo Sgubbi, ma la misura cautelare rimane.

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