Presidente del Friuli «Questa Regione non è un Eldorado»

SAPPADA. Ma alla fin fine, perché i sappadini hanno voluto tornare in Friuli? Non ci sono dubbi per Debora Serracchiani, presidente del Friuli Venezia Giulia: per la loro storia e per la loro lingua. Macché – ribattono Elisa Bergagnin, Francesca Dellamore, promotrici della Zona Franca Val Comelico e Sappada, ora Zona Franca Val Comelico: «Grazie a Sappada Plodn per aver sdoganato i reali motivi del desiderio di passaggio a regioni/province autonome confinanti, che sono economici, non identitari e di appartenenza».

«Io sono convinta che lingua, cultura, sentimenti contino per quei sappadini che da 10 anni chiedono di tornare in Friuli» ribatte, invece, Serracchiani, facendo capire che non è l’Eldorado la terra in cui è approdata Sappada.

«Il Friuli-Venezia Giulia è una regione che non gode di flussi privilegiati di risorse statali, e che anzi ha concorso più delle ordinarie al risanamento della finanza pubblica. La nostra Regione paga interamente da sè il sistema sanitario regionale e il trasporto pubblico locale. La nostra autonomia realizza il principio di sussidiarietà, e gli abitanti di Sappada sanno bene che non saranno coperti d’oro. Saranno semplicemente in un organismo che sentono casa loro».

Meglio, quindi, restare in Veneto? Ne sono sicure Dellamore e Bergagnin. «Noi vogliamo continuare ad abitare la nostra montagna, la Val Comelico, ai confini con Austria, Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, di lingua e cultura ladina: continuiamo dunque ad appellarci alla politica – concludono le due imprenditrici –affinché colga quest’occasione per portare avanti la proposta di zona franca e combattere, non solo con trite e ritrite parole, lo spopolamento e l’impoverimento che decisioni del passato hanno causato al nostro meraviglioso territorio. Nulla è immutabile o impossibile: Sappada lo ha dimostrato».

(fdm)