Pressing di Zaia su Renzi per il tunnel di Coltrondo

Una lettera del 20 novembre a perorare la causa del traforo. A meno di intoppi, confermata la riapertura della Ss52 per venerdì 5
Ruspe in azione per la riapertura della Carnica
Ruspe in azione per la riapertura della Carnica

SANTO STEFANO Manca solo il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: per il resto tutti, ma proprio tutti, sono informati dell’esigenza della realizzazione del sospirato traforo di Coltrondo, per liberare il Comelico, definitivamente, dal pericolo di isolamento. Un pericolo che in questi ultimi tempi si è manifestato più e più volte, indipendentemente dalla stagione.

Luca Zaia con Alessandra Buzzo
Luca Zaia con Alessandra Buzzo

Luca Zaia, presidente della Regione, ha infatti recapitato ad Alessandra Buzzo, sindaco di Santo Stefano, la copia della lettera che ha scritto al premier, Matteo Renzi, al ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, al presidente dell’Anas Pietro Ciucci e ad altri dirigenti delle istituzioni che potrebbero essere coinvolte per la realizzazione di questa che ormai tutti si trovano d’accordo nel definire priorità. La lettera, peraltro, porta la data del 20 novembre. Nel frattempo su Renzi ha fatto pressione anche il segretario regionale del Pd, Roger De Menech. Insomma, per lo meno sembra che il proposito di fare in modo che il tema arrivi all’attenzione di Roma sia stato del tutto raggiunto.

«Ringraziamo Zaia per l’atto, fra l’altro realizzato in tempi da record; però», non demorde il sindaco Buzzo, «c’è ancora un altro passaggio indispensabile. La Regione dovrebbe inserire quest’opera in una sua delibera di indirizzo rispetto alle priorità infrastrutturali che il Veneto intende darsi. L’ultimo inserimento, per quanto riguarda il Bellunese, risale al 2011, e fa riferimento a Col Cavalier». Al governatore Zaia, dunque, viene sollecitato un impegno preciso, formale: finora ha fatto tanto - è il senso della richiesta della Buzzo -ma non ancora tutto quello che può.

Per tornare alle cose pratiche, proseguono intanto alacremente i lavori del cantiere Anas per la consegna della statale 52 tra venerdì pomeriggio e sabato mattina. Se non ci saranno intoppi dell’ultimo momento, l’obiettivo pare alla portata: giova però ricordare che sulla Statale il transito sarà consentito solo a senso unico alternato, con i semafori collegati ai monitor che faranno scattare il rosso in presenza di movimenti sul versante della montagna. E mentre in municipio, a Santo Stefano, si preparano “sorprese” di mobilitazione ulteriore, in testa l’assessore Giulia De Mario e la sua associazione “Attivamente”, all’amministrazione continuano ad arrivare attestazioni di solidarietà da più parti. «Ringrazio il deputato Federico D'Incà, il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio ed il capogruppo del Movimento 5 stelle alla Camera, Andrea Ceccone, per il sostegno espresso alla nostra causa», afferma il sindaco Buzzo.

Galleria di Coltrondo, i senatori: «Il traforo vi serve»
Il sopralluogo della Commissione Ambiente a Santo Stefano

«Sentiamo tutti la volontà di non lasciare sole le 8000 persone del Comelico che vivono una situazione di assoluto disagio», ha scritto D’Incà, «e in questi giorni sto cercando di aprire tutti i canali disponibili per un tavolo programmatico con l'Anas per studiare soluzioni alternative come la galleria di Coltrondo. Mi auguro che la Regione Veneto e il governatore Zaia non si limitino alle sole parole, come al solito, ma dimostrino il loro interesse alla soluzione della questione mettendo sul piatto fatti concreti».

La Commissione Ambiente del Senato, dopo la visita di lunedì in Comelico, dal canto suo sta già formalizzando le conclusioni alle quali è giunta per mobilitare il parlamento ed il governo stesso sui provvedimenti necessari. Con una duplice attenzione: non solo alla galleria di Coltrondo, ma anche al dissesto idrogeologico riscontrato in numerosi punti del territorio comelicese.

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