Prestazioni in salita al laboratorio analisi

Dopo un calo dovuto alla crisi, la gente ha ripreso a curarsi. In aumento i test per malattie sessuali

BELLUNO. Crescono le prestazioni del laboratorio analisi dell’ospedale San Martino di Belluno. Dopo un calo considerevole rilevato qualche anno fa di circa 51 mila analisi, ora le cifre tornano a salire. «La crisi ha colpito anche la medicina», precisa il primario dell’unità operativa Tiziana Roncada, «molte persone venivano qua con l’impegnativa medica per chiedere il conto di tutti gli esami prescritti. Se poi la spesa saliva, non si vedevano più. Adesso qualcosa di positivo si sta muovendo, tanto che nei primi sette mesi dell’anno siamo già a quota 1.215.305 analis. Tale cifra fa presupporre che per la fine dell’anno potremo arrivare ai 2,1 milioni di prestazioni come nei tempi migliori».

All’anno il laboratorio analisi esegue 150 mila prelievi nei suoi 11 punti distribuiti su tutto il territorio; soltanto al San Martino ogni giorno vengono eseguiti 250 prelievi con picchi di 400.

Bene sta andando anche il servizio del sabato mattina, con una media di 130 prelievi, mentre stenta a partire quello domenicale su prenotazione. «Eravamo pronti ad eseguire una ventina di prelievi per volta, ma ad oggi alla domenica ci fermiamo al massimo a tre. Siamo partiti il 4 ottobre, ma forse la gente ancora non sa che esiste questa opportunità. Basta solo prenotare chiamando lo 0437 516205».

Tra le attività del laboratorio, in aumento i 1.500 test annui per la diagnosi delle infezioni sessualmente trasmissibili come la clamidia, la gonorrea e altro. «Si tratta di infezioni in aumento anche a livello europeo, spesso misconosciute per la difficoltà di diagnosi. Soprattutto la clamidia è in crescita tra i giovani. Inoltre», prosegue Roncada, «con tecniche di biologia molecolare eseguiamo la ricerca del materiale genetico (Dna e Rna) di molti virus, come l’epatite B, l’Hiv, il Cytomagalovirus, l’Herpes o altri neurotropi, la borrelia o la malattia di Lyme collegata al morso di zecca. Procediamo anche alla ricerca di alcune mutazioni genetiche coinvolte in patologia trombotiche ed eseguiamo esami tossicologici a valenza medico legale. In particolare, abbiamo validato un test con metodo gascromatografico per la determinazione del’etanolo nel sangue».

In tutto questo «i nostri pazienti sono abbastanza soddisfatti del servizio, visto anche che i tempi di attesa sono relativamente bassi: una donna in gravidanza attende in media 15 minuti, uno con terapia anticoagulante 13, 11 minuti i bambini. Insomma, al centro mettiamo il paziente».

E ciò è dimostrato anche dal fatto che, nonostante il problema del cambio della denominazione delle prestazioni introdotto con la impegnativa dematerializzata, «non mandiamo indietro nessuno. Se i codici o la dicitura dell’esame non sono esatti, cerchiamo di sopperire riscrivendo noi l’impegnativa», conclude il primario. (p.d.a.)

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