«Presto saremo i numeri uno in Europa»
L’azienda non nasconde le proprie mire: «Noi al top nella distribuzione meccanizzata dei farmaci»
stefano giacomelli tommaso tarozzi,massimo e stefano bucci
LONGARONE. La Sinteco si amplia con nuovi uffici di ricerca in zona industriale, che ne confermano il trend di crescita e l’obiettivo di primeggiare in Europa. L’azienda, specializzata in robotica e automazione, ha infatti realizzato una nuova divisione dedicata ai macchinari al servizio dei settori ospedalieri e farmaceutico. Qui i dipendenti potranno dedicarsi alla ricerca e allo sviluppo in spazi confortevoli e attrezzati.
Durante la cerimonia inaugurale, i proprietari romagnoli del gruppo Bucci Industries hanno tracciato il proficuo percorso degli ultimi anni. «Questo è un nuovo passo di un percorso positivo partito una decina di anni fa», spiegano Massimo e Stefano Bucci, «quando abbiamo rilevato la Sinteco del lungimirante patron Ernesto Vecellio. Cercavamo delle competenze che erano presenti qui, che abbiamo valorizzato e consolidato con il massimo rispetto del territorio. Anche noi abbiamo subito la crisi, ma l’abbiamo superata e ora rilanciamo con nuove aree che daranno anche prospettive occupazionali. In particolare i settori Medical e Hospital sono uno degli obiettivi su cui puntare per il futuro, perché la nostra fase di crescita non finisce qui».
«Siamo partiti il decennio scorso da una visione poco più che regionale», aggiunge l’amministrazione delegato Tomaso Tarozzi, «fino ad allargarci agli esigenti mercati esteri. Non è stato facile, ma siamo riusciti a vincere le sfide e puntiamo a essere tra i primi in Europa nella distribuzione meccanizzata dei farmaci. Questo è possibile grazie a tutto lo staff». «Bisogna liberare le persone da lavori banali e ripetitivi», prosegue Tarozzi, «è necessario creare nuove opportunità che migliorino anche la qualità della vita. Il futuro è nelle tecnologie digitali e noi stiamo andando in quella direzione».
Il general manager Stefano Giacomelli ha elencato alcuni dati confortanti: «Siamo 180 dipendenti, ben 25 quelli assunti negli ultimi sei mesi (50 i nuovi assunti negli ultimi tre anni,
ndr
). Tra loro ci sono tanti studenti diplomati degli istituti tecnici del territorio, tutte eccellenze bellunesi che si integrano con i lavoratori più esperti, portando un mix di entusiasmo e passione. Grazie al gruppo Bucci, negli anni abbiamo fatto una crescita impensabile e possiamo dire che puntiamo presto a diventare i numeri uno in Europa».
Presente anche il sindaco Roberto Padrin, soddisfatto di questo nuovo segnale di crescita della zona industriale, e il presidente di Confindustria Belluno Luca Barbini che ha elogiato i passi fatti nella direzione del programma “Industria 4.0”. Tra i macchinari più innovativi da segnalare il distributore automatico di farmaci, grazie al quale i medici possono prescrivere dosi unitarie che vengono stoccate e poi consegnate ai pazienti.
Enrico De Col
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