Prevenzione, kit gratis contro le zanzare

BELLUNO. Contro le zanzare comuni, la tigre e Koreicus e forse anche Japonicus (se c’è questa specie si saprà soltanto alla fine della stagione estiva) l’Usl 1 scende in campo in maniera determinata,...

BELLUNO. Contro le zanzare comuni, la tigre e Koreicus e forse anche Japonicus (se c’è questa specie si saprà soltanto alla fine della stagione estiva) l’Usl 1 scende in campo in maniera determinata, anche per evitare il diffondersi non solo dei fastidiosi insetti, ma anche di malattie.

In questi giorni, infatti, per la prima volta, al Dipartimento di prevenzione al quinto piano dell’ospedale san Martino sono in distribuzione, dalle 7.30 alle 8.30, in maniera gratuita a chi ne fa richiesta, dei kit comprensivi di pastiglie biologiche antilarve e retine da posizionare sopra i bidoni per la raccolta dell’acqua piovana.

«Coinvolgere la popolazione è il primo step per contrastare il diffondersi delle zanzare che stiamo continuando a monitorare praticamente in tutto il territorio dell’Usl», precisa Marco Dal Pont, del Servizio di prevenzione che si occupa di questo settore. «L’anno scorso, tramite il progetto che ha coinvolto le frazioni di Visome e Mier, aderendo alla campagna dell’Istituto zooprofilattico, abbiamo dimostrato come la lotta combinata di ente pubblico, quale è l’Usl, e cittadini sia la maniera più efficace per controllare le zanzare. Per cui quest’anno abbiamo deciso di coinvolgere direttamente l’intera popolazione, distribuendo gratuitamente, fino ad esaurimento scorte, dei kit. Solo in questo modo potremo evitare la diffusione incontrollata degli insetti. Solo così, infine, potremo raggiungere dei risultati positivi».

L’operatività delle zanzare è iniziata piuttosto tardi quest’anno, visto anche il clima che ha contraddistinto l’esordio dell’estate. «All’inizio, tramite le nostre ovitrappole e altri sistemi di controllo, abbiamo visto che le uova e le larve erano poche; ora un clima più caldo e le frequenti piogge hanno incrementato la presenza degli insetti. È ancora presto, però, per capire se sono di più o di meno degli altri anni», precisa ancora Dal Pont, «si saprà alla fine della stagione. Stiamo, comunque, monitorando tutte le zone, soprattutto quelle del Cadore, Comelico e anche dell’Agordino per avere dei dati maggiormente uniformi sulla presenza delle zanzare. Perché», conclude Dal Pont, «anche se siamo in montagna, non dobbiamo sottovalutare questi insetti». (p.d.a.)

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