Primarie del Pd il 5 marzo «Massaro cosa vuol fare?»

L’Unione comunale attende di parlare con il sindaco e l’incontro sarà decisivo Piol e De Pellegrin: «Se ha un’alternativa per unire il centrosinistra, la dica»
Di Alessia Forzin

BELLUNO. Primarie il 5 marzo. E Massaro decida cosa vuole fare. L’Unione comunale del Pd si è riunita lunedì sera, lo farà di nuovo lunedì 16. Le elezioni non sono più così lontane, e le decisioni non possono più attendere. Tanto più alla luce della smentita di Giuseppe Vignato, che era dato per candidato ma si è sfilato (dalle primarie, se salterà l’accordo con Massaro si era detto disponibile a valutare l’idea di essere il candidato unitario dem). Anche di questo si è discusso. Venerdì il circolo di Cavarzano si riunirà ed è invitato anche Vignato: «Sarà l’occasione per chiarire questa vicenda», si limita a commentare il segretario dell’Unione comunale Quinto Piol.

L’uscita di scena dell’amministratore di Bim Gsp lascia il partito senza candidati. Al momento solo Irma Visalli ha dato una disponibilità a valutare la candidatura. Una parte del partito vedrebbe bene Mirco Costa, ma di concreto non c’è nulla. C’è però la data delle primarie: 5 marzo. «Le lanceremo entro la fine di gennaio», assicura Piol. Fra un paio di settimane dovrebbero venire fuori anche i candidati, dunque.

Solo il circolo di Cavarzano aveva avanzato una proposta (Vignato, appunto), gli altri nessuna. «Aspettiamo gli altri candidati e aspettiamo anche una risposta ufficiale da Jacopo Massaro», aggiunge Piol. «Nell’incontro fatto a fine novembre ci siamo lasciati con l’impegno da parte sua di darci una risposta su alcune questioni. Ha preferito affidarla alla stampa. Prendiamo atto e aspettiamo, con pazienza, che ci dica quando è disponibile, ma i tempi adesso sono stretti». Piol sta già programmando il secondo giro di incontri con le forze di centrosinistra, per capire chi ci starà nella coalizione. Ha preso contatti anche con Fare.

E si aspetta Massaro. «Se verrà accettata la nostra proposta di riunire il centrosinistra bene, altrimenti il discorso può assumere una direzione diversa», conclude. Come dire: noi andremo per la nostra strada, gli altri per la loro. «Da Massaro non abbiamo ricevuto una proposta alternativa per unire il centrosinistra», aggiunge, in coro con il presidente dell’Unione Christian De Pellegrin. «Se ce l’ha, ce la dica».

A questo punto l’incontro con il sindaco sarà decisivo. Per la serie: o con noi o contro di noi. «Visto che teniamo molto all’unità del centrosinistra, vogliamo verificare bene la posizione di Massaro», conclude Piol. «Ci teniamo a fare tutto il possibile (non di tutto, c’è una bella differenza) per unire il centrosinistra e un segnale di disponibilità lo abbiamo dato, con l’astensione data sul bilancio».

«Se a Massaro non va bene il metodo proposto, faccia una proposta», aggiunge De Pellegrin. «Ma che si organica, programmatica, politica, alta. La valuteremo. Noi siamo aperti, tutto può ancora succedere. Non abbiamo mai escluso un candidato unitario, ma ci deve essere una proposta complessiva».

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