Primarie partecipate stasera il Pd in assemblea

L’unione comunale si riunisce per esaminare la bozza di regolamento Piol: «Vogliamo che a scegliere il candidato non siano i partiti, ma i cittadini»
Di Alessia Forzin

BELLUNO. Primarie, avanti tutta. Il Pd comunale guarda alle elezioni della prossima primavera. Quelle per il rinnovo del consiglio comunale, ma tenendo anche d’occhio (e non potrebbe essere altrimenti) l’evoluzione della situazione politica italiana. Stasera in via del Plebiscito alle 20.30 si riunirà l’assemblea dell’Unione, e all’ordine giorno c’è anche l’esito del referendum del 4 dicembre.

Se n’era parlato anche in direzione provinciale venerdì scorso: «Abbiamo preso atto della sconfitta e fatto una sana autocritica», racconta la segretaria provinciale Erika Dal Farra. «Abbiamo però salvato il lavoro fatto come comitato del sì in provincia di Belluno: il lavoro capillare sul territorio ci ha permesso di perdere in maniera meno dolorosa in alcuni comuni».

In direzione provinciale si era parlato anche delle comunali che attendono i due Comuni più grossi della provincia la prossima primavera. E se per Feltre la situazione appare, come dice la stessa Dal Farra «sotto controllo», a Belluno il clima è decisamente più complicato da gestire.

Stasera l’Unione comunale esaminerà il regolamento delle Primarie. Perché l’intenzione è sempre quella, confermatissima: far scegliere il candidato sindaco ai cittadini. «È il momento di dare un'accelerata, dobbiamo essere pronti anche in vista del secondo giro di consultazioni con i gruppi e le forze di centrosinistra che dobbiamo fare», spiega il segretario dell’Unione Quinto Piol. «Vogliamo iniziare prima di Natale e sempre prima delle feste vogliamo chiudere sulla proposta di regolamento per le Primarie».

Anche perché, visto che l’intenzione è di fare le Primarie di coalizione, il regolamento dovrà essere approvato anche dalle altre forze che vorranno correre insieme al Partito democratico. «Gli ultimi eventi nazionali hanno dimostrato che su questioni importanti i cittadini vogliono partecipare e dire la loro», conclude Piol. «E la scelta di cercare di unificare tutto il centrosinistra attraverso le primarie si dimostra adeguata. Vogliamo siano i cittadini a scegliere, e non che a decidere il candidato sindaco siano i soliti accordi o accordicchi».

Una posizione che viene accettata dalla segreteria provinciale, ma al regolamento va fatta qualche modifica «per garantire ampia partecipazione», chiude la Dal Farra. «Le primarie siano strumento per unire, non devono alimentare l’idea che siano una resa dei conti. Ma mi pare sia questa la volontà di tutti».

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