Primario sotto inchiesta, studio perquisito dalla Finanza

Sequestrati documenti e cartelle cliniche: si indaga per truffa e peculato
Un primario in forza all’Usl 1 è sotto inchiesta da parte degli uomini delle Fiamme Gialle
Un primario in forza all’Usl 1 è sotto inchiesta da parte degli uomini delle Fiamme Gialle
BELLUNO. Un noto primario, in forza all'Azienda sanitaria di Belluno, è finito sotto inchiesta per peculato e truffa ai danni dello Stato. Due giorni fa, gli uomini delle Guardia di Finanza si sono presentati nel suo studio professionale con un ordine di perquisizione. Top secret i contenuti dell'indagine. Secondo indiscrezioni, l'attenzione degli investigatori si starebbe concentrando sulla sua attività ambulatoriale privata. Le Fiamnme Gialle hanno sequestrato numerosa documentazione e cartelle cliniche, ora sono a disposizione del sostituto procuratore che coordina la delicata inchiesta. Bocche cucite da parte degli investigatori sui dettagli dell'indagine, mentre la direzione sanitaria dell'Usl 1 precisa di non essere a conoscenza del blitz della Guardia di Finanza nello studio di un suo primario. La perquisizione è avvenuta mercoledì mattina. Gli investigatori si starebbero concentrando sul legame tra l'attività privata e quella pubblica esercitate dal noto professionista (la cosiddetta "intra" ed "extra moenia"). Una legge, entrata in vigore qualche anno fa, ha costretto i medici che hanno doppia attività a dover scegliere: fatturare le prestazioni private per l'Usl di appartenenza, ricevendo in busta paga l'indennità di esclusiva, oppure esercitare l'attività privata in maniera autonoma, rinunciando a quella voce di stipendio. È probabile che l'inghippo stia proprio su questo punto. Inoltre, l'ipotesi di accusa di peculato farebbe ipotizzare l'uso di strumentazioni dell'ospedale per le visite private.

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