Prime vaccinazioni a Belluno contro il vaiolo delle scimmie
BELLUNO. Sono stati vaccinati oggi, venerdì 12 agosto, i primi due bellunesi contro il vaiolo delle scimmie. La somministrazione è avvenuta all’interno del reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Belluno. Si tratta di pazienti a rischio che sono stati individuati dopo un’attenta analisi da parte del Dipartimento di Prevenzione e dell’unità operativa di Malattie infettive. Nei prossimi giorni saranno vaccinati altri pazienti, in tutto una decina. Tutte queste persone saranno poi richiamate a distanza di quattro settimane per la seconda dose. L’Ulss 1 Dolomiti, infatti, dispone ad oggi di una ventina di vaccini.
Il vaiolo delle scimmie o monkeypox è un’infezione zoonotica (trasmessa dagli animali all’uomo) causata da un virus della stessa famiglia del vaiolo (Poxviridae) ma che si differenzia per la minore trasmissibilità e gravità della malattia. Il nome deriva dalla prima identificazione del virus, scoperto nelle scimmie in un laboratorio danese nel 1958. È diffuso in particolare tra primati e piccoli roditori, prevalentemente in Africa. Nelle aree endemiche è trasmesso all’uomo tramite morso o contatto diretto con il sangue, fluidi corporei o lesioni cutanee di un animale infetto.
Attualmente in provincia non sono stati registrati casi di vaiolo delle scimmie, ma a livello europeo sono già oltre 4.900 i casi su maschi perlopiù tra 18 e 50 anni, spesso omosessuali. La trasmissione umana avviene tramite il contatto con materiale infetto proveniente da lesioni cutanee o oggetti contaminati (lenzuola, vestiti…), oppure il contatto prolungato faccia a faccia. Si presenta con febbre, dolori muscolari, cefalea, rigonfiamento dei linfonodi, stanchezza e vescicole, pustole. La malattia generalmente si risolve spontaneamente in 2-4 settimane.
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